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sabato, Aprile 20, 2024
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“Per te ero solo una tacca in più”, la chat che conferma la relazione con lo studente

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Dopo il video pubblicato ieri da La Repubblica (vedi qui), oggi sullo stesso quotidiano spuntano delle chat tra la dirigente scolastica del liceo Montale di Roma Sabrina Quaresima e lo studente di 19 anni che la accusa di aver avuto una relazione con lei. Gli scambi di messaggi tra i due su WhatsApp potrebbe certificare l’effettiva esistenza della relazione all’ispettrice dell’Ufficio Scolastico Regionale che ha programmato per oggi un’ispezione nella scuola. Per tutelarsi, la preside aveva cancellato tutte le conversazioni, accertandosi che lo studente facesse altrettanto. Ma lui avrebbe conservato alcuni screenshot dei testi che si è scambiato con lei. Screenshot visionati da La Repubblica, che ne pubblica gli stralci. In uno di questi si legge il commento della donna all’annuncio della fine della storia da parte del ragazzo: “Per te ero solo una tacca in più sulla cintura”.

“Ciao Sabrina, ci ho pensato molto, stare con te è stato bello, ma ora è diventato tutto troppo difficile. Non è colpa mia. Non ce la faccio più. Dobbiamo darci un taglio netto. Sappi, che non tornerò indietro su questa decisione” scrive a metà gennaio il giovane alla preside secondo La Repubblica.

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“Benissimo. Sei sicuro di sapere cosa volessi io? Avrei preferito che tu me lo avessi detto di persona, visto che mi scrivevi tutt’altro, ma va bene così. Ti sentirai fico adesso, avrei dovuto immaginarlo: per te ero solo una tacca in più sulla cintura”, la risposta della donna, che successivamente mostrerebbe di non arrendersi davanti alla fine della relazione.

Due giorni dopo, infatti, la dirigente scriverebbe ancora: “Devo parlarti, mi chiami?”. Ma a questo messaggio non riceverà più risposta. A quel punto il 18enne si sente oppresso e inizia a sfogarsi con i compagni e poi con altri insegnanti. Da lì scoppia la bufera culminata con le scritte sui muri e l’intervento del Provveditorato.

La richiesta del Collettivo degli studenti

“Le voci circolate hanno creato un clima di tensione nella scuola. Se le indagini intraprese confermassero tali voci, chiediamo le dimissioni della dirigente”. È la richiesta degli studenti del collettivo del Liceo Montale di Roma dopo le voci di una presunta relazione tra la preside e uno studente. Relazione fin da subito negata dalla dirigente.

“Già dall’inizio dell’anno scolastico – scrivono in una nota i ragazzi, ripercorrendo gli attriti con la preside i rapporti con la dirigente non sono stati dei migliori, a partire dalla pubblicazione di circolari discriminatorie nei confronti degli studenti, che inserivano nel regolamento un dress code specifico per le ragazze, fino ad arrivare a tutte le problematiche che ci hanno portato ad occupare il nostro istituto”.

“Un clima di tensione che ha raggiunto il culmine quando la dirigente ha deciso di sollevare il professor Botticelli dal suo incarico di vicepreside, per motivi non ancora del tutto esplicitati e di dubbia legittimità. Vicepreside che è parte del corpo docenti del Montale da svariati anni e da sempre rappresenta un punto di riferimento per gli studenti”, la conclusione.

“Un errore chiamarti toy boy”, l’audio e i messaggi che incastrano la preside

In altri audio pubblicati su La Repubblica si ascoltano frasi come: Penso sia meglio riportare il nostro rapporto su un piano istituzionale, com’è giusto che sia tra uno studente e una preside, ma rimango disponibile per il bene la scuola”, dice la voce attribuita al ragazzo. E poi ancora: “Sabrina, credo sia meglio non vederci più, non sono pronto a darti quello che vuoi, ho già deciso e non torno indietro”. Ad ogni modo, coe si legge anche su Open, va inquadrato il contesto e va precisato che all’epoca la storia tra la dirigente e l’alunno era cominciata all’epoca da poco, ma nel frattempo – secondo il racconto – il 18enne si era innamorato di un’altra ragazza, sua coetanea. Da lì la decisione di lascia Sabrina Quaresima, di stroncare quella relazione sentimentale di cui il ragazzo aveva parlato agli amici, con dovizia di particolari. Il giovane ne avrebbe fatto poi parola anche con due collaboratori stretti della preside. Successivamente è partito l’esposto che ha aperto il caso e che potrebbe portare a gravi conseguenze per la diretta interessata.

Per tutelarsi, la preside aveva quindi cancellato tutte le conversazioni, accertandosi che lo studente facesse altrettanto. Ma lui avrebbe conservato alcuni screenshot dei testi che si è scambiato con lei. Quello che negli articoli viene definito un messaggio audio continua poi con le parole di lui, che cerca di rassicurare: non volevo evitarti, eccomi qui per parlare, dice, mentre i rumori della portiera rivelano il luogo della discussione: un’automobile. Ci ho pensato su attentamente, ho conosciuto una ragazza, dice ancora lui. E lei: “Ecco, immaginavo che sotto poteva esserci qualcosa del genere… ma l’hai conosciuta prima?”.

“Mi hai fatto anche quel discorso del toy boy”

“La conosco da un po’, diciamo che l’ho reincontrata”, precisa lui. Che però poi diventa più esplicito: “Ho pensato che stare con lei e vedere te non sarebbe stato rispettoso. Sia nei tuoi che suoi confronti. Così ho preferito tagliare, pensando che comunque la cosa non sarebbe potuta andare avanti. Lei mi piace molto. E tu poi mi hai fatto anche quel discorso del ‘toy boy’, mi hai detto che non avresti voluto averne uno accanto. Ecco, preferisco evitare situazioni spiacevoli, ho percepito cose… non che tu fossi proprio innamorata di me… ma che fossi già avanti sentimentalmente”. Lei ribatte: “Ma io la cosa del ‘toy boy’ l’ho buttata lì così, capisco che poteva trarre in inganno…. Lo ammetto, è stato un mio errore dirlo. E comunque immaginavo che ci fosse qualcosa sotto come una ragazza, mi rendo perfettamente conto“.

Il modo in cui viene riportata la conversazione fa pensare, più che a un messaggio audio, a una serie di messaggi. Oppure, visto che si sentono anche alcuni rumori di sottofondo, si potrebbe trattare di una registrazione effettuata durante il colloquio, molto probabilmente all’insaputa di una delle due parti. Si dice anche che l’automobile era parcheggiata in una via vicina alla sede del liceo. Ad ogni modo, Sabrina Quaresima aveva smentito ogni accusa“È evidente che mi hanno voluto fare del male”, aveva detto a caldo. E poi: “Io sono sposata con un uomo meraviglioso ma sono una donna di bell’aspetto: e purtroppo penso che qualcuno possa pensare male. Ma sono serissima, mi è costato tanto arrivare qua e sono nell’anno di prova: qualcuno avrà pensato che in un attimo poteva farmi cacciare. Giovedì vedrò l’ispettrice regionale: spero di poter chiarire tutto”.

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