Dal Piemonte all’Emilia, dalla Puglia alla Sicilia, dalla Basilicata alla Calabria, sono scattati i sequestri di autovelox definiti illegali, si tratta della strumentazione T-EXSPEED v 2.0 con postazioni fisse per il rilevamento della velocità sia media che puntuale.
Perché gli autovelox sono stati sequestrati?
La Squadra di polizia giudiziaria della Sezione Polizia stradale di Cosenza hanno appurato, non solo la mancata omologazione, ma anche l’assenza del prototipo del sistema di rilevamento, elementi indispensabili per accertare la legittimità delle violazioni rilevate da tali sistemi, di proprietà di società private che vengono date in noleggio a enti locali, con il rischio concreto di danno erariale nel caso di ricorso da parte di utenti a cui spesso i giudici riconoscono oltre l’annullamento del verbale anche il risarcimento delle spese. Un principio fatto proprio dalla Cassazione con una recente sentenza.
Gli operatori della Polizia Stradale, in particolare, sono riusciti a cristallizzare elementi che hanno consentito al gip di emettere provvedimenti di sequestro che riguarda misuratori di velocità denominati T-EXSPEED V.2.0 con postazioni fisse per il rilevamento della velocità sia media che puntuale, dislocate lungo la SS 107 e la SP 234 del territorio della provincia di Cosenza, la SS.106 delle Calabrie.