I territori di Frattamaggiore e Frattaminore erano sotto scacco del clan Pezzella, capeggiato da Michele Orefice nir nir, il quale si avvaleva della collaborazione stabile di alcuni affiliati come Mennillo Salvatore, Crispino Domenico e Polizzi Corrado. Il ras intratteneva rapporti diretti con gli affiliati e impartiva direttive demandando a loro il coordinamento sul territorio degli altri sodali.
Le indagini espletate hanno consentito di acclarare come Orefice Michele rivestisse l’indiscusso ruolo di capo del sodalizio camorristico “di via Rossini” che aveva preso il posto del gruppo ‘amici di Fratta”
Orefice aveva il ruolo di capo indiscusso ma, soprattutto, anche quello di dominus, rispettato sia dai suoi fidati “colonnelli” che da tutti i restanti sodali al gruppo camorristico. Era lui, infatti, a mantenere, gestire ed ottimizzare i rapporti criminali sia coi gruppi Arzanesi dai quali era ampiamente rispettato, ma anche coi gruppi Caivanesi, di Carditiesi e quelli Afragolesi.
Gli investigatori sottolineano come Orefice, per conto del Clan Pezzella, abbia saputo mettere a punto una fine strategia espansionistica anche in ordine al traffico di stupefacenti, allargando i confini della sua area di influenza locale nei comuni di Cardito-Carditello (piazze dispaccio delRione IACP di Via Kennedy).
Tra i più fidati collaboratori c’era secondo gli inquirenti Salvatore Mennillo, che può essere definito un vero e proprio “luogotenente” del capo clan e referente sul territorio di Frattamaggiore e Frattaminore. Scarcerato nel mese di marzo del 2021, riprese subito i legami con il neo capo clan frattese e suo amico Orefice alias o’ nir nir il quale, intanto, da Crispano si è trasferito nella via Rossini a Frattamaggiore per l’espiazione della Misura di Sorveglianza. Il feeling criminale è immediato; già operante nelle fila del clan Pezzella, Mennillo, utilizzando sia i collaudati e storici canali di famiglia che quelli di Orefice Michele, riuscì in breve tempo ad acquisire la leadership del traffico di stupefacenti, ponendosi così in una posizione di assoluto rilievo nell’ambito della gestione del traffico di stupefacenti, dai canali Arzanesi e Caivanesi verso le piazze locali, di Orta di Atella\Succivo e di Cardito-Carditello.