I fermi eseguiti contro dieci esponenti del clan Scalisi di Adrano sono stati disposti dalla Procura di Catania per un omicidio che era prossimo alla realizzazione. Il reggente della cosca, Pietro Lucifora, avrebbe pianificato l’eliminazione degli autori della morte del figlio 17enne Nicolas che è stato ucciso a coltellate la notte del 20 aprile a Francofonte.
Per l’agguato, che sarebbe dovuto essere commesso nel Siracusano, sarebbe partito un commando da Chieti utilizzando anche una falsa divisa da carabiniere e un furgone senza gps per evitare di essere tracciato. Gli obiettivi del piano omicida non sono stati identificati dalla Procura di Catania.
Stanotte la Squadra Mobile di Catania e il Commissariato di Adrano, coordinati dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e con il supporto delle Squadre Mobili di Napoli, Caserta, Taranto, Nuoro, Sassari, Udine, Pavia, Siracusa e Chieti, oltre al Commissariato di Caltagirone, hanno eseguito un blitz antimafia.
I nomi degli arrestati riportati il Giornale di Sicilia
Tra gli arrestati figurano Vincenzo Biondi, 48 anni; Antonino Bonura, 36; Pietro Castro, 28; Emanuele Centamore, 24; Alfio Di Primo, 58,; Antonino Garofalo, 57; Alfio Lo Curlo, 33; Concetto Cristian Nicolosi, 22 anni; Soraja Pantò, 40; Dario Sangrigoli, 25; Salvatore Scafidi, 28 anni; Alfio Scalisi, 23; Pietro Schilirò, 58, e Andrea Stissi, 28.
Il provvedimento segue i dieci fermi già scattati il 16 settembre scorso, convalidati dal Gip, che avevano coinvolto Vincenzo Castro, 23 anni; Davide Intili, 25; Salvatore Lo Cicero, 32; Pietro Giuseppe Lucifora, 48; Mario Lucifora, 48; Angelo Gemmellaro, 47 anni; Francesco Mannino, 42; Biagio Mannino, 38; Antonio Ricceri, 22, e Mario Sciacca, 24 anni.