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giovedì, Aprile 18, 2024
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Clochard ucciso, 16enne confessa: «Ci servivano soldi»

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Ucciso per pochi spiccioli. Aid Abdellah, per tutti Aldo, il clochard di 56 anni ucciso domenica notte sotto i portici di piazzale Ungheria a Palermo, sarebbe stato ammazzato per poche decine di euro. A raccontarlo agli investigatori sarebbe stato proprio il ragazzino di 16 anni fermato dai carabinieri nella notte dopo un lungo interrogatorio in caserma. «Non volevo ucciderlo», avrebbe spiegato agli investigatori.

Il senzatetto, un pittore francesce che aveva scelto Palermo per vivere insieme al suo inseparabile gatto, è stato colpito mentre dormiva, con una spranga che, a quanto pare però, gli investigatori dell’Arma non hanno trovato, così come non ci sono tracce del cellulare del clochard. Adesso il 16enne si trova in stato di fermo nel centro di prima accoglienza di Malaspina in attesa della convalida. A lui gli uomini dell’Arma sono arrivati grazie alle immagini degli impianti di videosorveglianza della zona. Le telecamere, però, non hanno ripreso l’aggressione mortale.

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I carabinieri nel corso di una perquisizione hanno trovato in casa del ragazzo un paio di scarpe sporche di sangue e alcuni indumenti che sono stati sequestrati e spediti al Ris di Messina per la comparazione del dna.

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