Domiciliari fuori regione. Nonostante le pesanti accuse a suo carico. Questa la decisione giunta quest’oggi per Rosario De Angelis, arrestato ad inizio ottobre in quanto ritenuto uno dei capi dell’organizzazione di trafficanti internazionali smantellata dalla guardia di finanza e dalla polizia con 3 anni d’indagine e costata le manette a 15 persone.
Decisive sono state le argomentazioni del legale di De Angelis, l’avvocato Mauro Zollo, riuscito con la sua linea difensiva a far venire meno la custodia cautelare in carcere ottenendo per il suo assistito i domiciliari.
Nascose 100mila euro
L’inchiesta era partita nel 2021 grazie agli investigatori del commissariato Vasto-Arenaccia (con il sostituto commissario Pasquale Russo), che proprio in via Arenaccia fermarono per un controllo un uomo a bordo di una Nissan Juke: un incensurato che frequentava De Angelis, ritenuto vicino ad ambienti legati ai Contini. Perquisendo l’auto fu scoperto un doppiofondo in cui erano nascosti più di 100mila euro.
A quel punto entrò in scena la sezione “Criminalità organizzata” della Squadra mobile della questura che, in tandem con i poliziotti della squadra giudiziaria di Vasto Arenaccia, fece partire una serie di intercettazioni telefoniche ambientali risalendo così a due gruppi: quello con base all’Arenaccia (di cui De Angelis era accusato di essere capo e promotore) e l’altro con base a Torre Annunziata.