Si è insediata pochi minuti fa la Commissione d’Accesso al Comune di Marano inviata dal ministero degli Interni, dopo interlocuzione con la Prefettura di Napoli e che sarà chiamata a visionare gli atti prodotti sotto la gestione amministrativa del sindaco Matteo Morra e non solo.
La triade, composta dal maggiore Alberto Leso (comandante della locale compagnia dei Carabienieri), da un viceprefetto e da un funzionario del provveditorato per le opere pubbliche, verificherà la sussistenza di eventuali infiltrazioni camorristiche nel tessuto amministrativo entro tre mesi con possibilità di proroga per ulteriori 90 giorni.
Arrivano anche le prime reazioni politiche in seguito alla decisione del ministro dell’interno di inviare gli ispettori a Marano. “Ancora una volta, un comune campano governato dalle sinistre finisce sotto la lente per presunti tentativi di infiltrazione e collegamenti della criminalità organizzata – ha fatto sapere il consigliere regionale Severino Nappi – Noi, da garantisti, siamo sicuri del buon lavoro della Commissione di indagine per fare piena luce sul Comune di Marano”. “Ribadiamo – ha concluso l’esponente leghista – la necessità di non abbassare la guardia contro l’azione dei clan e di avviare una stagione di rinnovamento rispetto a logiche di gestione della cosa pubblica che troppo spesso stanno mortificando l’immagine della nostra terra”. Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania.
Il compito della Commissione sarà quello di verificare la sussistenza di “concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso o similare degli amministratori, tali da determinare un’alterazione del procedimento di formazione della volontà degli organi elettivi ed amministrativi e da compromettere il buon andamento o l’imparzialità delle amministrazioni comunali e provinciali, nonché il regolare funzionamento dei servizi ad esse affidati, ovvero che risultino tali da arrecare grave e perdurante pregiudizio per lo stato della sicurezza pubblica”.
Una volta ultimati i lavori (in 3 o 6 mesi) la Commissione d’Accesso rassegnerà al prefetto Michele Di Bari le proprie conclusioni. Lo stesso Prefetto, entro quarantacinque giorni dal deposito delle conclusioni e sentito il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica integrato con la partecipazione del procuratore della Repubblica competente per territorio”, invierà al Ministro dell’interno una relazione con la quale proporrà o meno lo scioglimento dell’Ente, disposto eventualmente con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell’interno, previa deliberazione del Consiglio dei ministri entro tre mesi dalla trasmissione della relazione ed immediatamente trasmesso alle Camere.
Qualora il ministro Piantedosi non dovesse rilevare elementi utili allo scioglimento emanerà comunque un decreto di conclusione del procedimento.