Si è tenuta stamattina una protesta al Comune di Villaricca in merito al rincaro dei costi del servizio di refezione scolastica per le famiglie dei bambini non residenti nel suddetto comune. Nell’avviso pubblicato dal Comune si legge che, “stante la mancata sottoscrizione della Convenzione dei Comuni di residenza, a partire dal 3 marzo, i genitori dovranno sostenere l’intero costo del pasto, pari ad euro 3,80 al giorno“. Inizialmente il servizio mensa prevedeva un pasto dal costo di euro 1,80 per chiunque ne usufruisse. Oggi, invece, il costo mensile della refezione scolastica è pari circa a 90 euro, importo naturalmente da moltiplicare per chi ha più figli. Decine di mamme e famiglie si sono riunite dapprima nello spazio esterno al Comune, in piazza Maione, poi nelle sale dell’edificio comunale alla ricerca di chiarimenti per questa situazione insostenibile. “Vogliamo soluzioni e non distinzioni” hanno scritto sugli striscioni.
La richiesta delle mamme al Comune di Villaricca
Dallo scorso ottobre il Comune di Villaricca ha intrapreso contatti con i Comuni di Giugliano, Calvizzano, Parete, Mugnano e con i restanti comuni vicini che presentavano residenti iscritti alle scuole d’infanzia di Villaricca. La delibera, presentata il 27 settembre scorso, sanciva lo schema di convenzione tra il comune di Villaricca e i comuni limitrofi. Nonostante le comunicazioni inviate, non è ancora stata trovata una soluzione che vada incontro le esigenze di molte famiglie non residenti nel comune. Molte mamme chiedono: “E’ possibile gestire meglio questa situazione in questi 51 giorni rimanenti di mensa per poi analizzare insieme ad altri comuni una soluzione? Noi ci rivolgiamo e chiediamo aiuto alla casa comunale, la casa di tutti noi cittadini”.
Le parole del vicesindaco
Il Vicesindaco Giovanni Granata ha presenziato durante la manifestazione ed ha parlato con i manifestanti: “I cittadini non residenti che frequentano le scuole d’infanzia di Villaricca usufruiscono di un servizio a domanda individuale, ossia un servizio che soggiace a certe norme. Il comune di Villaricca può pagare per i cittadini residenti la quota di compartecipazione al pasto. Abbiamo cercato l’interlocuzione con i diversi comuni di appartenenza dei bambini frequentanti le scuole d’infanzia di Villaricca e non abbiamo avuto grandi riposte. Tenteremo per altri 10 giorni di interloquire con i comuni interessati per ottenere degli accordi che possano prevedere anche il rispetto delle norme contabili. Tutti i bambini hanno accesso al servizio di Refezione Scolastica, ma i costi del servizio vanno concordati con i comuni di residenza”, conclude Granata.
