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giovedì, Marzo 28, 2024
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Scomparsa di Andrea Covelli, trovato un cadavere a Pianura

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Potrebbe essere giunta alla fine la vicenda di Andrea Covelli, il ragazzo di 27 anni scomparso qualche giorno fa mentre andava a prendere dei cornetti. Secondo una notizia dell’ultima ora sarebbe stato trovato un cadavere in una zona di campagna tra via Domenico Padula e l’area adiacente i Camaldoli. Sul posto gli uomini della squadra mobile e quelli del commissariato di Pianura (dirigente Arturo De Leone, ispettore Ernesto Lepre). Sul posto anche gli uomini della Scientifica e alcuni familiari del giovane accorsi non appena si è diffusa la notizia. Il corpo rinvenuto presenterebbe chiari segni di violenza.

L’articolo precedente. Un video riprende Andrea Covelli, due persone sotto torchio

Potrebbe essere vicino alla soluzione il giallo relativo alla scomparsa di Andrea Covelli, il 27enne di Pianura scomparso da due giorni (leggi qui l’articolo precedente). Una scomparsa la sua che assume sempre più i contorni di un rapimento: c’è infatti un video che avrebbe ripreso il giovane Covelli costretto a seguire ddue persone su una moto nei pressi di una cornetteria di via Epomeo. Sul caso sono in corso le indagini degli uomini della squadra mobile e dei commissariati di Pianura e di San Paolo che stanno facendo luce anche su alcune aggressioni subite da Covelli nei giorni scorsi in particolare una con altri ragazzi vicini alla malavita locale.

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Nelle scorse ore i riflettori si sarebbero accesi su due persone sulla cui identità c’è al momento il massimo riserbo: uno dei due in particolare sarebbe vicino ad ambienti dei Calone-Esposito-Marsicano, ipotesi che spingerebbe gli inquirenti sulla pista relativa alla guerra in corso a Pianura tra il gruppo di via Torricelli e i Carrillo-Perfetto. Le due persone messe sotto torchio dagli inquirenti sarebbero inoltre state fermate in possesso di una borsa piena di vestiti puliti, particolare su cui i due al momento non avrebbero fornito alcuna risposta.

I timori dei familiari di Andrea Covelli

Nel quartiere la tensione resta massima. Ieri pomeriggio i familiari di Covelli hanno organizzato un blocco stradale chiedendo di essere ascoltati dagli investigatori chiedendo un’accelerazione delle indagini. «Vogliamo sapere dove sta Andrea» questo lo slogan dei residenti di via Evangelista Torricelli a Pianura. Decine di persone dalle 20 hanno bloccato il traffico lungo Corso Duca d’Aosta. «Per favore, se siete di Pianura o zone limitrofe, se l’avete visto, fateci sapere qualcosa» questo il post fatto girare con insistenza sui social.

La madre di Covelli è Rosaria Vicino, sorella di Antonio, ras emergente ucciso a Fuorigrotta venti anni fa. Quel che è certo però è che Andrea Covelli non aveva alcun legame con la criminalità organizzata se non collateralmente a causa del fratello, Antonio che, secondo alcune informative di polizia sarebbe vicino al gruppo dei Carrillo-Perfetto e in particolare al giovane Mattia, sfuggito di recente ad un agguato. Particolare che spingerebbe gli investigatori ad avanzare l’ipotesi di vendetta trasversale. Dopo quel raid vi sarebbe stata un’altra stesa contro l’abitazione del cognato di un ras dei Marsicano: un ‘botta e risposta’ che da mesi sta terrorizzando un intero quartiere nonostante la gran mole di arresti effettuata dagli uomini del locale commissariato. L’ipotesi che va per la maggiore è che Covelli possa essere finito nel mirino di questa guerra che, giorno dopo giorno, sta assumendo i contorni di una vera e propria faida. Le prossime ore saranno decisive anche in relazione a quello che i due uomini fermati dalla polizia potrebbero rivelare.

La situazione criminale nel quartiere: Calone-Esposito-Marsicano contro le ambizioni di Lorenzo Carrillo

Gli investigatori sanno che il quartiere è criminalmente spaccato in due. Da una parte il gruppo Carillo (erede di quel che resta dei Pesce-Marfella) che da tempo sta cercando di riorganizzarsi e puntare contro i Calone, gruppo che ha preso il posto dei Mele prima dell’incarcerazione dei suoi capi. Nei mesi scorsi uno dei ras di via Comunale Napoli, Antonio Calone, avrebbe preso le distanza dal suo ex alleato Umberto Loffredo, ras conosciuto nel quartiere con il soprannome di ‘Padre Pio’. Nei mesi precedenti Carillo era invece attribuito come particolarmente vicino al ras Maurizio Legnante ‘o taleban’, elemento di spicco del Rione Traiano. La vicinanza tra i due era interpretata soprattutto in chiave anti-Calone, gruppo egemone nella zona di via Comunale Napoli. Scenario totalmente cambiato poi con Legnante visto ‘camminare insieme’ ad elementi vicini ad Antonio Calone e Carillo palesemente isolato. Resta da capire anche il posizionamento dei gruppi di Pianura rispetto alle tensioni maturate nella vicina Fuorigrotta e a Soccavo e culminate con l’omicidio di Emmanuele De Angelis (leggi qui l’articolo).

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