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giovedì, Maggio 9, 2024
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“Cristiano Ronaldo ha firmato”, c’è la chat sulla presunta carta segreta

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Alle 13.42 del 23 aprile 2021, il segretario organizzativo della Juventus, Paolo Morganti, scrive sulla chat: “Seconda manovra stipendi”: “Cristiano ha firmato”. E dopo un minuto aggiunge: “Ha una copia di tutti i documenti”. La risposta del ds Federico Cherubini è: “Bene!”.  Come riporta il Corriere della Sera, questo scambio di messaggi per la Procura è uno degli elementi di prova che portano alla “carta di Ronaldo”, con cui la stella portoghese rinunciò a 19.548.333,33 euro, per l’annata 2020-21.

La chat è contenuta nell’ultima annotazione depositata dalla guardia di finanza, nell’ambito delle indagini suppletive sui conti del club. Per un’inchiesta che lunedì vedrà l’inizio dell’udienza preliminare. Emerge così la ricostruzione di quei momenti e gli accordi con 17 giocatori: rinuncia alle mensilità con un primo contratto, per un risparmio a bilancio di circa 60 milioni di euro; poi accordi di integrazione, depositati dopo il 30 giugno, cioè nel successivo esercizio finanziario.

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GLI ACCORDI CON 9 GIOCATORI

Accordi di integrazione depositati in Lega solo per 9 giocatori — per 18.562.416,73 euro — e senza la previsione della restituzioni degli stipendi anche come “incentivo all’esodo”. L’ipotesi d’accusa del procuratore aggiunto Marco Gianoglio e del pm Mario Bendoni, è che però furono sottoscritte delle “side-letter”, sequestrate in studi legali, a garanzia di un pagamento “incondizionato” delle 4 mensilità.

Per questo, oltre a Cherubini e Morganti, nella chat c’era Cesare Gabasio, capo dell’ufficio legale del club. Lo stesso che, il 20 aprile 2021, scrive: “Il primo pronto per firmare è Cristiano”. Tre giorni dopo, la conferma, nei messaggi di Morganti.

Però tutto si sarebbe complicato con il passaggio di CR7 allo United e, ancora di più, con il suo addio all’Inghilterra. Dunque sarebbero saltati i bonus pianificati sugli stipendi arretrati, secondo i pm. Convinti che il portoghese abbia una copia del documento, come da una mail interna dell’11 settembre 2021, inviata da Morganti: “Possibilmente la somma indicata nell’incentivo deve essere quella della scrittura in mano al calciatore”.

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