Più di un milione di euro di risarcimento per la famiglia di Cristina Alongi, la donna 44enne morta a Napoli dieci anni fa schiacciata da un albero che crollò sulla sua auto, in Via Aniello Falcone, non lasciandole via di scampo.
Secondo i magistrati, non si trattò infatti di un evento imprevedibile ma anzi, annunciato, viste le tante denunce che già all’epoca, prima del tragico epilogo, furono lanciate dai commercianti e dai residenti nella zona circa quell’albero pericolante. Denunce che, però, non furono mai prese a carico.
A riportarlo, Il Mattino.
Il Comune di Napoli e il Ministero dell’Interno risarciranno la famiglia
Il giudice in sede civile ha disposto quindi il risarcimento record in favore dei familiari della vittima: i due stretti congiunti di Cristina Alongi hanno ottenuto oltre un milione di euro che dovranno essere versati dal Comune di Napoli e dal Ministero dell’Interno, ritenuti responsabili del fatto. Secondo il giudice si doveva e si poteva intervenire prima della tragedia, in particolar modo rimuovendo l’albero pericolante che era stato già più volte segnalato.
Segnalazioni mai ascoltate
Le indagini sul caso di Cristina Alongi avevano fatto emergere anche delle segnalazioni da parte dei residenti. Il titolare di un negozio aveva infatti notato l’instabilità dell’albero, ma dopo avere contattato la polizia municipale e i vigili del fuoco si era sentito dare una risposta che non ha bisogno di commenti: “Se l’albero traballa devo venire io a mantenerlo?”. Una chiara omissione da parte di chi poteva per lo meno interdire l’area ai passanti.