15.3 C
Napoli
domenica, Maggio 5, 2024
PUBBLICITÀ

De Laurentiis dice no al Comune, si rifiuta di pagare i vigili durante le partite: “E’ contro il regolamento”

PUBBLICITÀ

Dopo aver fissato il suo ultimatum di 120 giorni con scadenza al 7 giugno prossimo, Aurelio De Laurentiis va ancora all’attacco; il club azzurro impugna l’Avviso di accertamento e dice no ai 12 mila euro per Napoli-Real.

De Laurentiis dice ‘No’

De Laurentiis pare aver fissato un ultimatum con scadenza il 7 giugno: data nella quale, secondo lui, l’amministrazione del sindaco Gaetano Manfredi dovrebbe sciogliere i nodi sulla futura gestione dello stadio Maradona.

PUBBLICITÀ

Il presidente sportivo impugna inoltre il “Regolamento per la disciplina delle prestazioni dei servizi resi dal Corpo di Polizia Locale di Napoli in materia di sicurezza e polizia stradale e necessari allo svolgimento di attività e di iniziative di carattere privato, soggetti a pagamento (…)“.

De Laurentiis contesta inoltre l’Avviso di accertamento esecutivo di pagamento n. 001/2023 ai sensi dell’art. 1, comma 792, della L. 160/2019, notificato in data 29.12.2023“, con il quale il Comune di Napoli ha “accertato ed imposto alla società SSC Napoli S.p.A. di pagare, entro il termine di 60 giorni dalla notifica dell’atto, la somma di 12 mila 122,73 euro per i costi del personale della polizia locale che sarebbe stato impiegato per l’incontro calcistico Napoli – Madrid, tenutosi presso lo Stadio D.A. Maradona, preavvisando che, in difetto di pagamento, si procederà a misure cautelari e ad esecuzione forzata in danno del debitore, senza la preventiva notifica della cartella di pagamento o di Ingiunzione Fiscale ex R.D. 639/1910“.

Prima chiede dialogo e poi ‘impugna’ il regolamento?

Il Comune di Napoli non accetta però le parole di De Laurentiis e si sfoga: “Prima dice che vuole aprire una fase di dialogo con il Comune di Napoli e poi la prima cosa che fa qual è? Impugna davanti al Tar Regolamento e Avviso di accertamento per non pagare i 12 mila euro dovuti ai 68 vigili urbani in servizio per la partita di Champions contro il Real Madrid“.

Precisa inoltre che “a decorrere dal 2017, le spese del personale di polizia locale, relative a prestazioni pagate da terzi per l’espletamento di servizi (…) in materia di sicurezza e di polizia stradale necessari allo svolgimento di attività e iniziative di carattere privato che incidono sulla sicurezza e la fluidità della circolazione nel territorio dell’ente, sono poste interamente a carico del soggetto privato organizzatore e promotore dell’evento“.

Per il Comune le partite fanno parte di un’attività privata

L’evento medesimo non risulterebbe, continuano: “tipizzato in alcun riferimento normativo che possa ricondurlo ad un’attività pubblica, né tantomeno è previsto quale attività esclusa nel Regolamento approvato con Deliberazione di Giunta Comunale n. 327 del 29.09.2023, deliberazione poi approvata dallo stesso Consiglio Comunale“.

L’evento in questione sarebbe da considerarsi privato “considerato lo scopo lucrativo; né l’amministrazione comunale, né i vari servizi dell’ente, hanno comunicato che l’evento è di interesse pubblico e quindi escluso dall’applicazione della normativa in oggetto“.

Per palazzo San Giacomo quindi le partite di calcio del Maradona fanno parte di un’attività privata, con tanto di ricavi, non sono quindi da considerarsi esenti dall’obbligo di corrispondere il pagamento per i servizi erogati dal corpo della polizia municipale. Dall’altra parte però l’avvocato Arturo Testa, che assiste De Laurentiis, giudica il Regolamento comunale “manifestamente illegittimo, nella parte in cui non esclude dalla sua applicazione le ipotesi previste ex lege“.

Il club azzurro: “Illogico.. è un eccesso di potere del Comune

Secondo il club azzurro “appare, pertanto, del tutto illogico, irrazionale e sintomatico di eccesso di potere che il Comune di Napoli pretenda il pagamento delle spese di polizia locale per eventi e/o manifestazioni che si svolgono all’interno dell’Impianto sportivo dallo stesso dato in concessione per garantire un pubblico servizio. Invero, per tutto quanto sopra esposto, non può ritenersi di certo che il Comune di Napoli sia “estraneo” alle attività che si tengono presso l’impianto in questione“.

In conclusione De Laurentiis e la sua società non hanno intenzione di pagare i vigili urbani in servizio durante le gare al Maradona.

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

“È stato messo un po’ in disparte”, il ruolo del ras ‘Frizione’ ridimensionato dal pentito

C’è anche Luigi Rignante tra i collaboratori di giustizia che hanno fatto luce sull’evoluzione delle nuove leve degli Amato...

Nella stessa categoria