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sabato, Giugno 28, 2025
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De Luca sul terremoto: “Serve una valutazione seria sul livello di prevenzione”

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Ho sentito il responsabile della Protezione Civile. La situazione, per adesso, è sotto controllo. Attendiamo una valutazione attendibile, seria, rigorosa da parte delle strutture scientifiche, che devono dirci quale è il livello di prevenzione cui dobbiamo arrivare“, ha dichiarato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, all’indomani della scossa di magnitudo 4.4 avvenuta durante la scorsa notte con epicentro nei Campi Flegrei.

Noi approveremo una dichiarazione per la mobilitazione generale, che non è lo stato di allarme altrimenti dovremmo chiudere tutto. Poi approveremo una richiesta al governo nazionale di un intervento della Protezione civile nazionale adeguato al problema che si è determinato, che ovviamente aggraverà i costi per le famiglie“, ha proseguito il governatore. “Bisognerà fare molti più interventi per verificare lo stato di agibilità degli edifici; occorrono tecnici e risorse. Dunque ci vorrà un impegno straordinario del Governo nazionale“, ha concluso De Luca.

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Il Prefetto di Napoli Michele di Bari e la proposta del Ccs dello Stato di mobilitazione

Infatti è stata avanzata da parte del Comitato coordinamento soccorsi, riunitosi presso la Prefettura di Napoli, la proposta di “avanzare lo Stato di mobilitazione al Dipartimento Protezione Civile nazionale“, stando a quanto riferito dal Prefetto di Napoli Michele di Bari. Dopo aver fatto il punto della situazione del terremoto di magnitudo 4.4 avvenuto durante questa notte, di Bari ha infatti parlato dello Stato di mobilitazione come uno “strumento duttile e flessibile che dà la possibilità da una parte di avere maggiori risorse da un punto di vista della pianificazione proprio degli interventi, ma anche di agire eventualmente laddove è necessario per contributi di autonoma sistemazione, ma al momento non c’è necessità, oppure di ritrovare una soluzione, individuare un alloggio alternativo“.

Necessaria una squadra cittadini-istituzioni

Con queste parole, dunque, il Prefetto ha inteso sottolineare la necessità di creare una grande squadra cittadini-istituzioni, anche se “la situazione complessiva ci lascia moderatamente tranquilli perchè al di là dei calcinacci e tutto quello che è accaduto rispetto all’evento in sé poteva accadere qualcosa in più e questo grazie a Dio non è successo“, ha aggiunto il Prefetto. E sotto questo punto di vista, “Siamo sulla buona strada“, ha dichiarato ancora il Prefetto. “Ho parlato questa notte anche con alcuni cittadini, c’è molta responsabilità e c’è una coscienza collettiva che man mano acquisisce consapevolezza dello stato dei luoghi. Dobbiamo agire tutti nel modo in cui stiamo già agendo – prosegue di BariTutta la filiera istituzionale sta marciando nella medesima direzione e credo sia la migliore risposta che si possa dare ai cittadini“.

Abbiamo circa 11 persone che sono andate in ospedale, una chiesa chiusa, una palazzina chiusa, un’altra palazzina di circa 7 piani chiusa, questo significa che le persone devono essere accompagnate e alloggiate. Ho parlato con alcuni cittadini, c’è molta responsabilità, c’è una coscienza collettiva che acquisisce consapevolezza dello stato dei luoghi e di ciò che è complessivamente la vicenda dei Campi Flegrei“, ha concluso il Prefetto.

La promessa del sindaco Gaetano Manfredi dell’istituzione di un’area di accoglienza permanente nell’ex base Nato 

Sulla scia di queste proposte provenienti dal Ccs si colloca anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, che al termine della riunione svoltasi in Prefettura, ha affermato che, in caso di una prossima forte scossa sismica, i cittadini potranno essere assistiti in un’apposita area di accoglienza che sorgerà a Bagnoli, nell’area dell’ex base Nato. Infatti, anche alla luce degli scontri e delle tensioni dei cittadini che hanno forzato i cancelli, il sindaco Manfredi ha individuato la necessità di istituire un centro di accoglienza permanente.

Le aree di accoglienza si sono subito avviate, nonostante ci sia una latenza di due ore tra l’evento e l’installazione delle aree. Per questo motivo proprio stamattina abbiamo discusso di fare un’area di accoglienza permanente all’interno dell’area dell’ex base Nato“, ha dichiarato a caldo il primo cittadino, considerando le ultime analisi sulla sismicità del territorio. “Essendo vigilata, questo ci consente di lasciare le infrastrutture, i bagni, tutto quello che serve in maniera permanente. C’è stata data la disponibilità da parte della Regione e della Fondazione Banco di Napoli per poter procedere in questa direzione“, ha terminato il sindaco.

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