“Sono sconfortato davanti all’ennesimo suicidio che si è consumato ieri in Campania.
Suicidio anomalo avvenuto nel Tribunale di Salerno con dei lacci legati al lavandino dei sanitari della camera di sicurezza dopo aver sostenuto l’udienza per la convalida dell’arresto. Era arrivato sabato all’istituto penitenziario di Fuorni. Con amarezza e preoccupazione lancio un appello alla politica e alla società civile rispetto all’acuirsi dello stato di sofferenza delle persone detenute. Servono interventi immediati di prevenzione”.
Così il garante campano dei reclusi, Samuele Ciambriello, commenta il caso di ieri, settimo suicidio di un detenuto in Campania nel 2024.
Che poi prosegue: “Ci sono situazioni di vulnerabilità e di fragilità per coloro che entrano nel circuito carcerario, c’è bisogno di figure di ascolto qui ed ora. Come preservare la salute e la sicurezza dei detenuti? Il suicidio in carcere rappresenta un forte agente di stress per il personale di polizia penitenziaria e anche per gli altri detenuti”.
Luca D., 48enne campano, si è tolto la vita nella Cittadella Giudiziaria di Salerno dove si trovava per la convalida dell’arresto.


