Nonostante l’estate sia ormai agli sgoccioli, la movida partenopea continua senza sosta. Con oltre un milione e mezzo di turisti solo nel mese di agosto e numerosi eventi già previsti per l’autunno e il periodo natalizio, le strade e le piazze di Napoli restano affollate. Ma dietro la vivacità notturna si nasconde un fenomeno preoccupante: l’aumento della devianza minorile, con adolescenti sempre più coinvolti in episodi di violenza e detenzione di armi.
La risposta delle forze dell’ordine non si è fatta attendere. I Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli sono impegnati in una strategia a doppio binario: da un lato l’azione educativa, con incontri nelle scuole al via da settembre per sensibilizzare i giovani sui rischi legati all’uso delle armi e all’influenza dei social; dall’altro, un’intensificazione dei controlli sul territorio, soprattutto nei fine settimana.
I servizi straordinari di controllo – noti come “anti-movida” – vedono impegnate pattuglie in uniforme e in borghese nelle zone nevralgiche della città, incluse le stazioni della metropolitana e le principali piazze del centro. Durante questi servizi vengono utilizzati anche metal detector per individuare armi nascoste nelle tasche dei giovanissimi, con l’obiettivo di prevenire aggressioni e contenere il fenomeno della violenza urbana.
L’ultimo episodio è avvenuto proprio nella notte tra l’1 e il 2 settembre, in piazza Cavour. Un ragazzo di 17 anni, in sella a uno scooter rubato, ha tentato di fuggire all’alt dei Carabinieri. Dopo una breve corsa a piedi, è stato bloccato, opponendo resistenza. Un militare è rimasto ferito nella colluttazione, riportando una lesione a un dito e ricevendo 10 giorni di prognosi. Il mezzo è stato restituito al proprietario e il giovane, incensurato, è stato denunciato e affidato alla famiglia.
I numeri dell’attività repressiva parlano chiaro: dall’inizio dell’anno, i Carabinieri hanno sequestrato 132 armi da taglio e 314 armi improprie, come tirapugni, mazze e nunchaku – quasi due armi al giorno. Sono 27 i minorenni arrestati o denunciati per detenzione abusiva. Solo la Compagnia Napoli Centro, da maggio ad oggi, ha denunciato dieci giovanissimi (di cui due minorenni) sorpresi con coltelli durante la movida; uno di loro portava con sé addirittura una pistola con matricola abrasa.
La lotta alla devianza minorile a Napoli non è solo una questione di ordine pubblico, ma un fronte educativo e culturale che coinvolge scuole, famiglie e istituzioni. L’obiettivo è quello di restituire ai giovani una visione della socialità lontana dalla violenza, per permettere alla città di vivere la propria vitalità in sicurezza.