Meno del 20% di pazienti diabetici in Campania utilizza i sensori in continuo della glicemia. Questi sistemi consentono di misurare la glicemia, registrandone ogni valore in tempo reale e riportandolo su un lettore o smartphone. Questo triste dato suggerisce la necessità di una maggiore equità nelle cure e un maggiore investimento economico.
Diabete mellito: in Campania 500mila pazienti
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, in Campania ci sono 500 mila pazienti affetti da diabete. Altri 400 milioni sono ad alto rischio di malattia, mentre in Italia 1,5 milioni di persone non sa di averlo. Inoltre la Campania ha un tasso di mortalità per diabete più alto d’Italia. A Napoli, in particolare, il tasso di mortalità è di 4,9 per 10.000 abitanti.
Il diabete mellito è una malattia cronica dovuta a un aumento di concentrazione di glucosio nel sangue. La concentrazione di glucosio nel sangue è regolata da specifici ormoni prodotti dal pancreas, come l’insulina, il cui difetto provoca l’insorgenza di diabete. Quando l’insulina è prodotta in modo insufficiente o le cellule del corpo non rispondono alla sua presenza, nel sangue si avranno livelli più alti di glucosio (iperglicemia) e viene favorita la comparsa del diabete. Si tratta di una patologia di forte impatto sia sociale che economico, che si associa a complicanze sul cuore, cervello, reni e occhi.
Sensori in continuo per la glicemia: cosa sono
Le punture sul polpastrello per misurare la glicemia sono una routine quotidiana dei pazienti diabetici. Un’alternativa importante che aiuta a migliorare la gestione di questa malattia è il monitoraggio continuo del glucosio, reso possibile dai sensori in continuo. I sensori in continuo per la glicemia sono dispositivi che misurano in modo continuo i valori di glucosio nel sangue. Questi sensori sono inseriti sotto la pelle dell’addome o del braccio, e inviano il valore della glicemia in tempo reale direttamente su un lettore o smartphone. Il lettore o smartphone su cui vengono trasmessi i dati della glicemia in tempo reale, permette di monitorare l’andamento glicemico nell’arco della giornata e fornisce anche allarmi in presenza di episodi di ipoglicemia e iperglicemia.
I vantaggi dei sensori in continuo per la glicemia: meno punture e un monitoraggio continuo
I sensori in continuo per la glicemia semplificano la gestione del diabete e aiutano a prevenire le complicanze della malattia. Eliminano la necessità di fare ripetute punture sui polpastrelli per la misurazione della glicemia, e soprattutto monitorano 24 ore su 24 la glicemia. Inoltre, sono utili per la prevenzione di ipoglicemia e iperglicemia, fornendo un avviso tempestivo.
Garantire l’equità di accesso alle nuove tecnologie per il diabete
Un incontro realizzato a Roma da Motore Sanità ha visto riunite istituzioni, associazioni di pazienti e clinici, per riflettere su come garantire una maggiore equità nelle cure e fare in modo che tutti i pazienti diabetici abbiano la stessa possibilità di utilizzare i sensori.
“Un coordinamento nazionale e direttive che rendano omogeneo l’accesso a questi nuovi presidi di monitoraggio e di cura nelle varie regioni è assolutamente necessario” ha spiegato Raffaella Buzzetti, docente ordinario all’Università di Roma e Presidente della Società Italiana di Diabetologia. L’aspettativa di vita dei pazienti diabetici è cambiata molto rispetto al passato, ed è fondamentale giocare di anticipo prevenendo tutte le complicanze di questa malattia, responsabile di infarti, cecità e insufficienza renale. I pazienti in Campania ad usufruire del sensore in continuo sono ancora pochi, ed è necessario cambiare le cose. “Le tecnologie per il controllo della glicemia non sono un lusso, ma strumenti essenziali per prevenire le complicanze gravi e contenere i costi a lungo termine. È tempo dunque di colmare il divario tra le Regioni e garantire una reale uniformità nei criteri di accesso” conclude Buzzetti.