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giovedì, Aprile 25, 2024
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Distributori che non espongono i prezzi dei carburanti, arriva la stangata: multe fino a 2mila euro

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Il governo resta fermo sulle su decisioni: obbligo di esposizione dei prezzi dei carburanti. Inoltre, Multe salatissime per i distributori che non esporranno i prezzi dei carburanti: sanzioni da 200 a 2mila euro.

La decisione da parte del governo

Lo prevede l’emendamento del governo al decreto sulla trasparenza dei prezzi all’esame della commissione Attività produttive della Camera. Resta l’obbligo per i distributori di benzina su strade e autostrade di esporre i cartelloni con i prezzi dei carburanti.

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Gli esercenti dovranno adeguare la cartellonistica di pubblicizzazione dei prezzi presso ogni punto vendita, entro 15 giorni dalla pubblicazione del decreto attuativo del nuovo obbligo: la frequenza, le modalità e la tempistica delle comunicazioni saranno dunque definite con un ulteriore decreto ministeriale, atteso entro fine mese.

Le multe vengono quindi ridotte rispetto ai 500-6.000 euro previsti nella formulazione originaria del decreto, ma sono comunque superiori ai 200-800 euro indicati nell’accordo raggiunto al Mimit.

L’emendamento del governo, inoltre, alza a 4 (da 3) il numero delle violazioni, anche non consecutive in 60 giorni, da cui scatta la sospensione dell’attività.

Le dichiarazioni del presidente dell’Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona

Una presa in giro degli italiani! Per questo abbiamo chiesto in audizione alla Commissione Attività produttive della Camera di non convertire in legge un decreto che finisce per peggiorare la normativa vigente”. Così il presidente dell’Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona, commenta l’emendamento del governo al decreto sulla trasparenza dei prezzi dei carburanti.

“L’innalzamento della sanzione massima è ridicola, considerato che la legge prevedeva da anni multe da 516 a 3.098 euro e che il decreto n. 5 pubblicato in Gazzetta aveva portato gli importi, rispettivamente, a 500 e 6000 euro. Insomma, in realtà la sanzione massima viene ridotta a un terzo, da 6.000 a 2.000 euro. Considerato che nel 2022, su 5.187 verifiche della Gdf, le violazioni sono state ben 2.809, il 54,2%, mentre nel solo mese di gennaio 2023, nonostante i benzinai fossero sotto i riflettori, su 2.518 interventi, ben 989 sono state le contestazioni, il 39,3%, è evidente anche a un bambino che le multe dovrebbero salire e non certo diminuire”, conclude Dona.

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