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domenica, Maggio 12, 2024
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Droga a domicilio, smantellata piazza di spaccio familiare della Vanella-Grassi: presi padre, moglie, figlio e altri due

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Un’indagine partita da lontano, dal 2021, che stamattina ha dato i suoi frutti. Un’attività che ha visto impegnati in prima linea i ‘fantasmi di Secondigliano’ ossia gli agenti della squadra investigativa ed operativa del locale commissariato (guidato dal vice questore aggiunto Raffaele Esposito e coordinati dall’ispettore Luca Boccia) che hanno colpito nuovamente nel segno. Insieme a loro gli uomini della squadra mobile (guidati dal dirigente Alfredo Fabbrocini). Gli agenti, impegnati sin dalle prime ore del mattino, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli, nei confronti di Daniele Romano, del padre Salvatore detto ‘Totore Marlboro’ e della madre Giuseppina Esposito, nonché di Antonio Russo e Cristofaro Alfano, tutti ritenuti gravemente indiziati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope aggravata dalla modalità camorristica.

Per la Procura avrebbero agevolato le attività del sodalizio camorristico della Vanella Grassi, operante nel quartiere Secondigliano, destinando al medesimo una quota dei proventi dell’attività di spaccio. L’attività investigativa ha avuto l’obiettivo di disarticolare lo spaccio di sostanze stupefacenti nei quartieri di Secondigliano, San Carlo all’Arena, Vasto/Arenaccia e Poggioreale, nonché nelle aree immediatamente limitrofe al territorio di Napoli nei comuni di Casoria e Casavatore.

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Le risultanze investigative hanno portato alla luce l’organizzazione di un’attività di vendita itinerante di cocaina, con la modalità delle consegne a domicilio dello stupefacente, regolata in base alla formula del delivery. In pratica lo spaccio avveniva dietro ordinazione telefonica con la tecnica delle ‘piazze mobili’. Un centralinista in particolare si occupava di prendere le ordinazioni per i clienti poi dava incarico ai pusher che a bordo di scooter o auto di piccola cilindrata andavano a rifornire i clienti. L’incasso poi veniva portato presso la base del gruppo a San Pietro a Patierno. Lo stesso gruppo riusciva, secondo le risultanze investigative, a piazzare cento vendite al giorno. Un volume di affari di un certo livello che aveva reso il gruppo Romano uno dei più ‘quotati’ sull’area nord. L’associazione, contraddistinta da un forte vincolo familiare, si è avvalsa di un’articolata e fidata rete di individui che hanno partecipato attivamente all’illecita attività. Escamotage che non sono però serviti ad evitare loro di incappare nelle reti dei ‘fantasmi’. Spettri in divisa che attraverso intercettazioni e una serie di microcamere piazzate in punti strategici su tutto il territorio sono riusciti a debellare uno dei gruppi emergenti per lo spaccio di cocaina.

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