Ha ottenuto i domiciliari nonostante la recente condanna a 18 anni e quattro mesi. Lucio Musella, ras della mala di Bagnoli, condannato nel processo relativo ad associazione dedita al traffico di droga alle interno delle carceri dove venivano anche smistati cellulari tramite droni, ha ottenuto gli arresti domiciliari in comunità per motivi terapeutici. L’avvocato Giuseppe Perfetto è riuscito ad ottenere una misura alternativa al carcere nonostante la pesante condanna, un successo se si pensa che casi del genere non avvengono quasi mai.
Le consegne con i droni in carcere
I cellulari, come ricostruisce l’ordinanza, erano destinati a detenuti in regime di alta sicurezza, consegnati mediante l’uso di droni fatti sorvolare sulle strutture penitenziarie, anche aggirando i rimedi tecnici atti ad impedire la trasmissione delle onde radio, ed in particolare, Musella, quale capo e promotore con Vincenzo Scognamiglio quale organizzatore, attraverso continui contatti telefonici, mantenevano i rapporti con i loro referenti all’interno delle diverse strutture penitenziarie, ed acquisivano gli ordini destinati alla consegna dei beni vietati, in un caso anche un’arma comune da sparo, prevalentemente telefoni, anche android, cavi usb, caricabatterie, orologi, profumi ecc, la cui consegna è materialmente gestita dallo Scognamiglio, organizzatore dei viaggi e manovratore del drone.

