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Duplice omicidio nella faida di camorra nell’area flegrea, 4 boss condannati di nuovo all’ergastolo

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Arriva un nuovo colpo di scena. La Corte di Appello di Napoli ha condannato di nuovo all’ergastolo 4 noti boss dell’area flegrea: Salvatore Cerrone, Gaetano Beneduce, Nicola Palumbo e Gennaro Longobardi, ritenuti responsabili del duplice omicidio Sebastiano-Bellofiore. 

La Corte di Cassazione nel 20222, dopo 25 anni, aveva annullato gli ergastoli che erano stati comminati a carico degli esponenti della camorra flegrea. La Suprema Corte aveva annullato gli ergastoli maturati in primo e secondo grado per Salvatore Cerrone, Gaetano Beneduce, Nicola Palumbo e Gennaro Longobardi, ritenuti responsabili del duplice omicidio Sebastiano-Bellofiore avvenuto nel rione Toiano nel 1997.

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Il processo è tornato alla Corte di Appello di Napoli che a seguito del procedimento ha inflitto di nuovo l’ergastolo per i 4 imputati. Fondamentale, a quanto pare, le dichiarazioni di due nuovi pentiti della mala flegrea. Ha retto, dunque, la tesi dell’accusa, che aveva chiesto per gli imputati il massimo della pena.

Nel 1997 quattro capiclan decisero la morte di 2 rivali.
Nel corso di indagini coordinate dalla direzione distrettuale antimafia di napoli è emerso che 2 erano gli organizzatori e mandanti e 2 gli esecutori materiali.

Tutti sono ritenuti responsabili con soggetti deceduti o non identificati del duplice omicidio di Domenico Sebastiano e Raffaele Bellofiore, capi del clan rivale dei “Sebastiano – Bellofiore”, commesso il 19 giugno 1997 nel “rione Toiano” di Pozzuoli per eliminare gli avversari e acquisire il completo controllo dei traffici illeciti nell’area flegrea.
Il gruppo di fuoco era formato da almeno 4 persone arrivate a bordo di un furgone rubato davanti a un bar della zona; scesero dal mezzo armate di fucili a canne mozze e spararono numerose volte alle vittime che per cercare scampo si diedero alla fuga e tentarono di nascondersi in un parco e tra le colonne di un porticato.
Il provvedimento si basa anche su dichiarazioni di collaboratori di giustizia che hanno militato in entrambe le consorterie, passando dai Sebastiano-Bellofiore ai Longobardi-Beneduce in ossequio alla logica del “transito imposto ai vinti”.

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiano Il Roma