È morto a Forlì, dove viveva da quando era tornato in libertà, Ferdinando Carretta, che nel 1989, a Parma, uccise i genitori e il fratello. Venne rintracciato solo nove anni dopo, quando si era trasferito in Inghilterra. Carretta aveva 61 anni e abitava a Forlì, in una casa che aveva acquistato con l’eredità della famiglia. Lavorava per una cooperativa sociale e a quanto si apprende era malato da tempo.
L’uomo, all’epoca dei fatti 27enne, confessò pubblicamente il suo reato in un’intervista televisiva nel 1998 durante una puntata di ‘Chi l’ha visto?’ prima di renderla al pubblico ministero. Dopo aver vissuto nel Regno Unito, Carretta fu condannato alla detenzione in una struttura psichiatrica per poi passare alla semilibertà nel 2004 e alla libertà completa nel 2015.
L’uomo viveva nella sua casa del quartiere Ronco e il decesso sarebbe avvenuto per cause naturali qualche giorno fa. Carretta acquistò una pistola semiautomatica in un’armeria di Reggio Emilia e dopo gli omicidi nascose i corpi in bagno. Dopo aver minuziosamente pulito la scena del crimine, si liberò dei tre cadaveri occultandoli in una discarica. I corpi non furono mai ritrovati.