Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, uscendo dalla riunione a Palazzo Chigi tra il Premier Giuseppe Conte e i ministri, ha annunciato che il calcio italiano non dovrebbe fermarsi, diversamente da quanto si era ipotizzato nelle scorse ore: “Ci sarà il proseguimento di tutte le attività, anche del campionato, ma nel rispetto della salute per tutti. Partite a porte chiuse? Si va verso questo tipo di provvedimento”.
Le società devono rimettersi a quello che è il volere del Governo, si va dunque verso la soluzione a porte chiuse, con la possibilità di veder giocare Juventus-Inter non più al lunedì ma di domenica, perché a questo punto non si dovrà rispettare alcuna ordinanza. Ci sono anche le altre gare dell’ultimo turno di campionato da recuperare, cosa che avverrà probabilmente nel prossimo week-end, con il campionato che si riallineerà al precedente calendario il 13 maggio con un turno infrasettimanale. Nel caso in cui l’emergenza continuerà, le porte chiuse sarebbero la regola fino a fine stagione.
Scongiurata quindi (almeno al momento) l’ipotesi di uno stop al campionato. In merito si è espresso anche il presidente della FIGC Gabriele Gravina, ad Amsterdam per il congresso dell’Uefa, che a ‘Il Corriere della Sera’ ha così parlato della situazione in Serie A: “Non abbiamo ricevuto ancora nessuna indicazione, ma ci adegueremo nel rispetto dell’interesse generale. Dobbiamo andare avanti seguendo le direttive del governo. Le porte chiuse mortificano valori come la condivisione e la gioia dell’evento sportivo. Ma il calcio non può più fermarsi. Dobbiamo andare avanti, rispettando le ordinanze.
Euro 2020? Al momento non ci sono indicazioni che ci fanno pensare al rinvio. La Uefa segue con attenzione l’evolversi della situazione europea. Proveremo a giocare la finale di Coppa Italia a Roma, sarebbe uno straordinario messaggio di ripartenza”.