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sabato, Giugno 28, 2025
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“Ci sta la zia”. Così i ‘pali’ avvertivano i pusher dell’arrivo dei carabinieri

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Un’operazione antidroga dei carabinieri della Tenenza di Ercolano ha portato all’arresto di una coppia e al sequestro di droga, armi e contanti. Il blitz è avvenuto in una piccola via del centro vesuviano, in un appartamento di via Trentola, luogo di intenso spaccio, monitorato da tempo dalle forze dell’ordine.

Blitz dei carabinieri

L’operazione è scattata dopo che i carabinieri, appostati nelle vicinanze, hanno notato un continuo via vai di persone dall’abitazione. Fermando e perquisendo diversi clienti, è stata trovata della cocaina, confermando così i sospetti sullo stabile. Il primo avvertimento della presenza dei carabinieri è arrivato da un cliente speciale: una guardia giurata, fermata per acquisto di sostanze e subito denunciata per favoreggiamento. Questo particolare cliente aveva inviato un messaggio in codice – «Ci sta la zia!» – per avvisare i pusher dell’arrivo delle forze dell’ordine. Tuttavia, l’allarme non ha impedito ai carabinieri di entrare rapidamente in azione.

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Quando i militari sono entrati nell’appartamento, hanno trovato all’interno tutta la famiglia: padre di 39 anni, madre di 37 e una figlia di 20 anni, incensurata. Durante il blitz, la donna ha cercato di sbarazzarsi della droga gettandola nel lavandino, ma le forze dell’ordine sono riuscite a recuperare alcune tracce di cocaina. Proseguendo con la perquisizione, i carabinieri hanno sequestrato 3.554 euro in contanti, una macchina per termosaldature, un bilancino di precisione, un coltello con tracce di cocaina, un barattolo contenente cocaina diluita e nove smartphone. Trovati anche un pugnale seghettato e un sistema di videosorveglianza, utilizzato per tenere sotto controllo l’area circostante.

La perquisizione si è estesa a un secondo immobile di via Supportico Bosco, collegato al 39enne. Qui sono stati trovati ulteriori due telefoni cellulari e altri 55 grammi di cocaina. A conclusione dell’operazione, i coniugi sono stati arrestati e condotti in carcere, mentre la figlia è stata denunciata.

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