Proseguono le ricerche della 30enne Denisa Maria Adas, la donna di origini romene residente nella Capitale, la cui scomparsa risale allo scorso venerdì 16 maggio. Lunedì pomeriggio, 19 maggio, la Procura di Prato ha aperto un’indagine per sequestro di persona, motivando come la donna “temesse per la propria incolumità”.
La telefonata di Denisa Maria Adas alla madre
Come riportato da Il Fatto Quotidiano, Denisa, che era andata a Prato alloggiando in un residence, aveva sentito la madre telefonicamente tra le 23 e le 23.30 di quel 16 maggio. Una chiamata nella quale, spiega la madre, la figlia era “apparsa tranquilla”. Ma dopo quella mezz’ora più nulla: i due telefoni cellulare sono risultati spenti, una circostanza insolita, che non avveniva mai.
Il lavoro come escort prima della scomparsa
Gli investigatori hanno concentrato le ricerche a partire dalla zona di via Ferrucci dov’è stata ritrovata la vettura della donna, una Fiat 500 rossa. Quest’ultima si trovava nella corte interna della struttura ricettiva ‘Ferrucci’ dove alloggiava Denisa. A quanto riporta la nota della Procura, la donna avrebbe lavorato come escort e probabilmente era arrivata in città per esercitare l’attività in modo itinerante. Un dettaglio rilevante dato che sembra che la 30enne abbia incontrato un cliente intorno alle 20.45 di venerdì 16.
L’uomo, interrogato dai magistrati avrebbe dimostrato di avere un alibi per quella notte. L’attività investigativa si è spostata poi sulle immagini delle telecamere di videosorveglianza delle strade adiacenti al residence ‘Ferrucci’. Quest’ultime, però, non sono risultate utili perché, giunti sul luogo, gli investigatori hanno scoperto che non funzionano: hanno cioè solo funzione di deterrente.
Testimonianze sulla scomparsa di Denisa a Prato
L’attenzione si è spostata poi sulle testimonianze del gestore della struttura e delle amiche di Denisa, con cui pare ci siano stati scambi di messaggi in serata. Da una prima ricostruzione sembra che Denisa fosse andata nel residence già altre volte nei mesi passati.
Nella stanza, dove la donna alloggiava con prenotazione fino al giorno successivo, sono state ritrovate le chiavi all’interno della porta, circostanza insolita che fa pensare ad un’uscita repentina della donna dalla struttura. Inoltre, dalla stanza mancano molti vestiti, almeno due valigie e una coperta che sembra Denisa portasse sempre con sé. Manca anche la sua borsa, mentre in bagno sono stati lasciati i trucchi e nell’armadio sono state ritrovate due paia di scarpe.
Le indagini sono in corso, ma è certo che la donna non abbia usato la sua auto per spostarsi. Piuttosto, sembra sia salita su un’altra vettura oppure si sia spostata a piedi prima che le sue tracce si perdessero.


