Pomeriggio di terrore a Pianura, quartiere della periferia flegrea di Napoli, dove ieri si sono registrate tre violente esplosioni all’interno di un capannone al civico 10 di via Vicinale Grottole, sede di una fabbrica di fuochi pirotecnici. I boati, avvertiti in gran parte della città, hanno fatto pensare inizialmente a un terremoto. Decine di famiglie sono scese in strada impaurite, mentre in rete iniziavano a diffondersi senza sosta i video amatoriali che mostravano l’altissima colonna di fumo bianco innalzarsi dalla collina.
La sequenza è stata improvvisa e drammatica. Dopo un primo scoppio, un secondo ha sorpreso tre vigili del fuoco già impegnati nelle operazioni di spegnimento: i soccorritori hanno riportato lievi ferite e sono stati medicati dal 118. Pochi minuti dopo, una terza deflagrazione ha ulteriormente allarmato il quartiere.
L’area è stata immediatamente isolata: carabinieri, polizia, vigili del fuoco e ambulanze hanno creato un cordone di sicurezza, bloccando le strade laterali e deviando il traffico. Dieci persone sono state evacuate dalle abitazioni vicine; due donne e un bambino sono stati salvati dai pompieri da un appartamento investito dalle fiamme.
Le operazioni di spegnimento si sono protratte per ore. Restano da chiarire le cause dell’incendio: le ipotesi vanno dal guasto tecnico a un errore umano, fino a una possibile reazione chimica incontrollata. Quel che è certo è che l’onda d’urto ha scosso i palazzi circostanti, aprendo finestre e spostando mobili.
Il quartiere ha vissuto momenti di panico. In tanti sono corsi fuori in ciabatte, altri hanno telefonato freneticamente a parenti e amici, mentre gruppi di residenti restavano in strada a osservare il fumo che oscurava il cielo. Intanto la Procura di Napoli ha acquisito le informative delle forze dell’ordine per ricostruire con precisione la dinamica dell’accaduto.