Gp del Bahrain che vede ancora una volta la Ferrari fuori dal podio seppur con notevoli miglioramenti rispetto al Giappone. Quarto posto per Charles Leclerc e quinto per Lewis Hamilton, partito dalla nona posizione. Ottimo anche il dato che vede la rossa come seconda scuderia, dopo la McLaren, per punti fatti. Infatti la Ferrari ha totalizzato ben 22 punti che sono di grande importanza per il mondiale costruttori e che, ancora una volta, sottolineano il graduale miglioramento della SF-25.
Ancora una volta, quindi, rinviato il primo podio stagionale anche se, si stanno creando i giusti presupposti per le prossime gare. Tra i maggiori team, la Ferrari è stata l’unica a scegliere la gomma media, scelta pagata dal monegasco che è stato sorpassato in partenza perdendo due posizioni. Anche la sorte si è messa contro la rossa che ha pagato cara la safety car del trentaduesimo giro: “Senza la safety car avremmo potuto scegliere tra soft e hard, ma dovendo anticipare la sosta quando mancavano venticinque giri al termine della gara, la soft non era più un’opzione” ha affermato Vasseur ai microfoni.
Ferrari, problemi di macchina o di strategie?
Abbiamo visto come la scelta da parte della Mercedes con Russel di usare la gomma soft ha pagato positivamente, nonostante ciò, Charles Leclerc ha affermato che probabilmente anche con quest’ultima non sarebbe cambiato niente.
Molto meglio anche Hamilton, come affermato da Vasseur in conferenza: “Oggi vediamo che margini molto piccoli determinano grandi differenze, non era così 3 o 4 anni fa quando una perdita di cinque decimi ti costava una posizione o una fila. Oggi con quel margine si pagano 6 o 7 posizioni. Ho apprezzato la reazione avuta da Lewis ieri, ho fatto del mio meglio per caricarlo un po’ e oggi era in ottima forma. Ripartiamo da lì in vista della prossima settimana, è ancora presto per quanto riguarda l’adattamento di Lewis alla squadra e alla monoposto, sembra che stia faticando un po’ più di Charles con la stabilità posteriore e con le alte velocità, ma lavoreremo per andargli incontro e lui farà lo stesso per venirci incontro”.
