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Omicidio di Annamaria Palmieri, così il clan Silenzio si vendicò dei Formicola

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La faida tra i clan Silenzio e i Formicola iniziò dopo l’omicidio di Annamaria Palmieri. La donna, nota nell’ambiente con i soprannomi Nino D’Angelo e ‘o masculone, venne presa di mira e colpita a morte dai killer. Secondo l’ordinanza del gip Chiara Bardi dell’omicidio Palmieri sono accusati Francesco e Alfonso Silenzio, Demetrio Morra e Vincenzo Marigliano: “Costituisce il primo atto eclatante del clan Silenzio della forza dell’organizzazione attuato all’interno del rione Bronx dopo l’allontanamento forzato degli appartenenti alla famiglia Formicola. L’omicidio segue una serie di azione che hanno origine subito dopo la scarcerazione di Francesco Silenzio e sono tutte accomunate dall’intento di vendetta nei confronti della famiglia Formicola, che deve essere non solo esautorata da ogni potere nel proprio territorio d’origine ma anche annientata attraverso l’eliminazione fisica degli affiliati“.

LA NOTTE DELL’OMICIDIO DI ANNAMARIA PALMIERI

Il 21 gennaio del 2018 Annamaria Palmieri fu uccisa dai killer in Alveo Artificiale proprio nel cuore del Bronx di San Giovanni a Teduccio. La 54enne venne raggiunta da diversi colpi di pistola, infatti, in quella circostanze furono sequestrati 6 bossoli calibro 7,65 e 4 ogive.

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UNA FAIDA FAMILIARE

Inoltre bisogna tener conto dei legami familiari tra i Formicola e i Silenzio poiché Assunta Formicola, figlia del boss Ciro, sposò Francesco Silenzio, oggi destinatario di un provvedimento cautelare. Secondo le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia e dalle intercettazione Palmieri era molto legata ad Assunta Formicola, moglie di Francesco Silenzio, e a Maria Domizio, consorte del capoclan Ciro Formicola. Per gli inquirenti, già, dalla prima ricostruzione dell’agguato si comprese che l’omicidio fosse riconducibile a Francesco Silenzio e al suo gruppo.

L’OPERAZIONE DELLA DDA, IN MANETTE I VERTICI DEL CLAN

Stamane l’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 26 persone legate al gruppo Silenzio. Tra gli arrestati ci sono anche i vertici del gruppo camorristico che conducono affari illeciti nel Bronx di San Giovanni a Teduccio:  Francesco, Vincenzo, Pacifico e Alfonso Silenzio.

Decapitato il clan Silenzio, 26 arresti tra boss e affiliati nel blitz del ‘Bronx’

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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