Il medico legale Cristian D’Ovidio ha eseguito l’autopsia sul corpo di Marina Angrilli, la donna uccisa presumibilmente da Fausto Filippone. E purtroppo la peggiore delle ipotesi è stata confermata: la 51enne è stata gettata dal terzo piano dell’appartamento dove viveva da suo marito. Ciò che turba è che niente è stato programmato, Fausto ha agito improvvisando ed è forse per questo che ne è emersa una tragedia simile.
LA SCUSA DI FAUSTO PER UCCIDERE LA MOGLIE
Filippone non è arrabbiato, non mostra seni di agitazione, non lascia dubitare di se stesso a a nessuno. Una delle persone presenti in ospedaledirà che «Assisteva quasi da estraneo a quella scena». Ma a questo punto è lecito domandarsi come ha fatto, Fausto, a uccidere Marina senza che questa non presagisse di nulla? La risposta è quella più scontata: un inganno.
È domenica mattina, quando i due si recano a comprare la lavatrice. Lungo il tragitto però sostano in un appartamento a Chieti che veniva affittato agli studenti. Per farla salire sulla scaletta trovata alla sinistra del balcone Fausto ha chiesto un selfie a Marina. Quando sale -riporta Il Mattino– la donna deve fare i conti con l’inizio della furia omicida di Filippone, che la spinge giù e la porta in ospedale. Nel nosocomio, però, ha fornito false generalità della moglie per completare il suo ‘piano’.
LA PICCOLA LUDOVICA È STATA INGANNATA
Dopo l’omicidio di Marina Angrilli, il 49enne è andato dalla sua piccola Ludovica. «Papà ti fa una sorpresa», purtroppo la bimba di 10 anni non poteva capire e non poteva sapere quello che era successo. L’ha caricata in macchina, è salito sul cavalcavia dell’autostrada a Francavilla a Mare e quando ha visto gli agenti della polizia stradale, l’ha gettata di sotto.
Dopo sette ore Fausto ha deciso di farla finita. Ha deciso di togliersi la vita e ha scelto di morire come sua moglie e sua figlia. Le ha viste volare, le ha viste morire. Non ha resistito e dopo molte ore ha detto di non avere alternative. Ne è seguito il suicidio.