L’OMICIDIO DEL FIGLIO ROBERTO CUTOLO
“‘O Gravunaro” – così era conosciuto Mario Fabbrocino negli ambienti criminali – decise di eliminare il figlio di Cutolo per mandare un messaggio al boss della Nco, all’epoca dei fatti – eravamo nel 1990 – in carcere ma ancora molto potente. L’omicidio avvenne la sera del 19 dicembre 1990, ad Abbiate Guazzone, e rappresentò uno dei momenti più drammatici del dilagare della malavita organizzata in Lombardia.
Roberto, era da qualche anno in soggiorno obbligato a Tradate, dove viveva con la giovane moglie. Aveva solo 28 anni quando fu freddato con dieci colpi di pistola davanti al bar “Bartolora”. Una vendetta della camorra, fu la chiave di lettura delle indagini, confermata dalla condanna di Fabbrocino, che in quegli anni era un personaggio di spicco della Nuova famiglia che si oppose alla NCO. Roberto diede anche due nipoti al boss Vesuviano, Raffaele e Roberta.
LA FIGLIA DENIS NATA CON L’INSEMINAZIONE ARTIFICIALE
Raffaele Cutolo e Immacolata Iacone si sposarono nel carcere dell’Asinara nel 1983. Dopo le richieste al ministero di Giustizia, la donna ottenne l’autorizzazione di concepire attraverso l’inseminazione artificiale. Denyse nacque al Nuovo Policlinico di Napoli nel 30 ottobre del 2007. La ragazza è stata protagonista di un cortometraggio girato dall’attore e regista Gianfranco Gallo, infatti, Denyse-Al di là del vetro venne presentato al Napoli Film Festival nel 2019.
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