Il gruppo del capozona Mauro Franzese conoscerebbe importanti dettagli sulla gambizzazione di Vincenzo Capriello, alias cap’ ‘e bomb’, ritenuto vicino al ras Renato Tortora. Dunque quel raid armato sarebbe stato frutto delle tensioni esplose per la gestione delle piazze di spaccio.
Il 28enne è stato ferito alla gamba e al piede destro nella notte tra il 26 e 27 ottobre in piazza Pisa a Casoria e non a Calata Capodichino a Napoli come è stato inizialmente riferito da Capriello ai carabinieri giunti all’ospedale Cardarelli. Secondo la Dda partenopea, nella notte dell’agguato Vincenzo Rullo, affiliato del capozona Franzese e noto nell’ambiente come ‘o mago, avrebbe soccorso Capriello.
Nell’ultima inchiesta contro la costola del clan Moccia, Rullo è stato accusato di aver custodito le armi e di essere stato ambasciatore dei messaggi intimidatori dell’organizzazione guidata dal senatore.
L’agguato contro Capriello e l’intercettazione tra gli affiliati al gruppo Franzese
Gli inquirenti della Dda hanno ricostruito la gambizzazione di Capriello grazie anche ad una videochiamata intercettata nella quale il 29enne Rullo avrebbe confidato al luogotenente Jonathan Piglia: “L’ho portato in ospedale… portato in ospedale“.
In particolare ‘o mago avrebbe raccontato a Piglia di aver accompagnato al Cardarelli un uomo ferito con “due botte”, cioè con colpi d’arma da fuoco, sia al piede che alla gamba destra. La videochiamata tra Rullo e Piglia è stata registrata circa 40 minuti dopo l’arrivo di cap’ ‘e bomb’ all’ospedale napoletano.
Jonathan Piglia: A destra o sinistra? Destra e sinistra?
Vincenzo Rullo: Il piede… incomprensibile
J.P: Tutte e due?
J.P.: Due botte… a sinistra… a tutte e due?
V.R: A destra.
Nella conversazione intercettata sarebbe emerso che ‘o mago avrebbe assistito alla scena del ferimento di una persona con un’arma da fuoco. Inoltre Piglia avrebbe chiesto se fossero intervenute le forze dell’ordine ricevendo una risposta negativa da Rullo.
Agguato nella notte a Napoli, gambizzato ras dei ‘Nuovi Moccia’