ll progetto “Cultura Open Source. Laboratori, arte e cultura in libertà”,in svolgimento da gennaio a giugno patrocinato dal Comune di Giugliano in Campania, giunge alla sua settima edizione: come per gli anni passati l’Associazione Set Me Free dopo lo svolgimento dei laboratori specifici organizza il corteo di carnevale con la partecipazione di scuole, associazioni, collettivi e singoli cittadini. L’appuntamento è per il 9 febbraio alle ore 11 in Piazza Gramsci per la partenza. La manifestazione fa parte del Coordinamento del Carnevale Sociale di Napoli. I 22 laboratori in piazza e nelle scuole, culminano in questo corteo, in collaborazione con i circoli didattici primo, secondo terzo e settimo, la scuola media “Cante” e la scuola Azzurra. Partecipano inoltre le associazioni Napoli Capitale, l’asd polisport Giugliano, l’ass. Nazionale Carabinieri Sez Giugliano e le paranze della tammurriata giuglianese. Il tema distintivo di questo carnevale al quale sono tutti invitati é il rispetto per sé, per gli altri e per l’ambiente.
Il rispetto, come vuole il vecchio adagio, non si chiede; allora cos’altro potrebbe fare la natura per meritarselo? Oltre che offrendo tutte le risorse di cui si ha bisogno per vivere, può a volte rivelarsi matrigna, non di certo tuttavia in maniera intenzionale ma secondo regole biologiche. Sicuramente il rapporto con essa dipende tanto anche dal concetto, dalla considerazione che di essa abbiamo. E qual è il limite preciso tra il nostro mondo interiore e quello esteriore? La natura umana è appunto pur sempre natura. Per poter evolvere siamo indissolubilmente connessi agli altri e all’ambiente: il tipo e la qualità delle relazioni che instauriamo con il mondo riflettono quella fondamentale, la relazione che in fin dei conti si ha con se stessi. E nuocere ad altri esseri umani, come all’ambiente, non può che inevitabilmente tradursi prima o poi in autodistruzione.
Ma anche dentro di noi, come qui fuori, sono ancora intatte, incontaminate, alcune aree ed è a partire dal rispetto per questa diversità interiore e questa biodiversità che può scaturire uno stile di vita più consono e autentico e una migliore qualità della vita. Ed allora è proprio a Carnevale, in maniera irriverente e festosa ma sempre rispettosa, che questa proposta, non pretenziosamente risolutiva ma speranzosa, esprime e realizza il meglio di sé: dai laboratori di riciclo creativo in contesti collaborativi prendono forma maschere, strumenti, addobbi e coreografie pittoresche e colorate per la giocosa parata finale. Spensieratezza e baldoria per un rinnovamento simbolico che possa magari avere eco e sviluppo anche oltre la festa. Nel frattempo, in pieno spirito carnascialesco, cogliamo l’occasione per spassarcela almeno in questi giorni di danzanti mascherate, burlone ma sincere e genuine, con l’allegria come antidoto. Autoironia, scherzi e risate insieme per evocare baldanzosamente il rifiorire propizio della natura e della vita stessa. Partendo dal rispetto per sé e per gli altri e arrivando al rispetto per l’ambiente. Come la natura, di cui facciamo parte, ciclicamente possiamo rinascere se oltre che per distruggere, riusciamo a fantasticare specialmente per creare e ridere; il rito del Carnevale rappresenta l’opportunità per non dimenticare di rigenerare e ricrearsi ogni volta.