Sabato 26 ottobre, davanti alla sede della Smeraglia Clinic, si è tenuta una manifestazione per ricordare Alessia Neboso, la 21enne morta a settembre 2023 in seguito ad un intervento chirurgico al seno.
“Un’assenza che pesa su ciascuno di noi e che ha lasciato un vuoto incolmabile – dichiarano i familiari presenti in gran numero – . Alessia ha perso la vita in un luogo dove cercava solo di prendersi cura di sé, fidandosi di chi avrebbe dovuto tutelare la sua salute e il suo benessere. Una fiducia, purtroppo, tradita. Durante la manifestazione, però, abbiamo notato qualcosa che ci ha lasciati ancor più turbati. L’insegna della clinica, quella stessa insegna che indicava al mondo il nome della struttura, è stata coperta con un denso strato di vernice blu, come se bastasse un semplice colore per celare una realtà tragica.
“È come se si volesse cancellare ogni traccia – continuano -, nascondere al mondo ciò che lì è avvenuto.Ma noi non permetteremo che il nome di Alessia venga oscurato, che il dolore subisca un altro affronto, come se il tentativo fosse quello di mettere a tacere ciò che è accaduto. Oggi siamo stati in tanti, uniti nel dolore, ma anche nella forza di chi crede che la memoria di Alessia debba restare viva, come monito perché tragedie simili non si ripetano.
Il volto di Alessia non si coprirà di blu, non si oscurerà. La sua storia rimarrà un segnale forte per tutti – concludono -, affinché altre vite siano protette e rispettate. A tutti coloro che hanno partecipato, che ci hanno sostenuto, va il nostro grazie di cuore. Ricordiamo Alessia. Perché la sua storia è quella di tutti noi”.
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