Un passaggio decretato durante un’udienza. Quella del gruppo del Monterosa, gli Abbinante, tra le fila degli Scissionisti quando scoppiò la faida con i Di Lauro. A riferirlo ai magistrati il pentito Giovanni Piana secondo cui Gennaro Marino avvertì gli Abbinante e Rosario Pariante non solo della scelta di Raffaele Amato di lasciare i Di Lauro ma anche del progetto omicidiario di quest’ultimi nei confronti dei due ras. Come raccontato da Piana: «Mekkei ci riferì da parte del Lello che Paolo Di Lauro aveva avuto intenzione, prima di essere arrestato e che con lui fossero arrestati anche gli altri capi del clan Di Lauro, di eliminare Raffaele Abbinante e Rosario Pariante. Andarono a Marano, presso una delle case dove Francesco Abbinante stava trascorrendo la sua latitanza, in particolare quella di una cugina, Vincenzo Pariante ed Arcangelo Abete i quali dissero le stesse cose che a noi aveva detto Marino Gennaro, precisarono che i motivi dell’allontanamento dell’Amato li avevano saputi dalla sua stessa voce, infatti questi prima di andarsene era passato dal negozio Strike di Vincenzo Pariante dove fanno le scommesse e gli aveva riferito il motivo per cui andava via». Da qui la richiesta avanzata dal neo fronte degli ‘spagnoli’ circa l’eventuale passaggio degli Abbinante:«Chiesero a Francesco di dire se anche gli Abbinante erano d’accordo a passare con Raffaele Amato, dicendo che Rosario Pariante aveva già aderito. Francesco fece arrivare l’imbasciata nel carcere e poi al processo che si svolgeva nei loro confronti i capi Abbinante, Raffaele, Antonio e Guido, decisero di aderire anche loro alla scelta di Amato e ce lo fecero sapere, lo dissero in particolare ad Giovanni Esposto che fece il colloquio con Antonio Abbinante dopo l’udienza».