Riconoscimento delle attenuanti generiche per tutti gli imputati con pene dunque ridotte. Si è concluso oggi il processo d’appello per i ras di Napoli ovest, quelli inquadrati nei clan Giannelli ed Esposito finiti in manette nel maxi blitz di due anni fa. La Procura aveva chiesto la conferma delle condanne rimediate in primo grado e invece non sono mancate le sorprese per i protagonisti della mala flegrea tra cui Marco Assalto che ha visto la sua condanna ridotta da 12 a 9 anni (l’uomo era difeso dall’avvocato Giuseppe Formicola). Tra le altre condanne gli 11 anni e tre mesi per Ciro Di Giulio Cesare (difeso dall’avvocato Isidoro Spiezia), riduzioni anche per Gennaro Formicola che passa da 13 anni e otto mesi a 10 anni e Christian Esposito figlio di Massimiliano ‘o scognat indicato come reggente dell’omonimo gruppo di Bagnoli che passa da 3 anni a 2 anni e sei mesi: entrambi erano difesi dal penalista Rocco Maria Spina. 12 Renato Langella, 9 Zelinda Piscopo e 6 Giovanni Ranavolo difeso dell’Avv. Salvatore D’Antonio
Le indagini, avviate nel marzo 2022, supportate da attività tecniche, sono state intraprese per monitorare Alessandro Giannelli, boss dell’omonimo clan di Cavalleggeri. E’ stato documentato che l’indagato, dal carcere di Voghera dov’era detenuto, avrebbe utilizzato regolarmente telefonini per comunicare con l’esterno, dando direttive ai suoi collaboratori per la gestione delle attività illecite sul territorio. Tra le persone contattate si segnalano anche esponenti di gruppi criminali dell’area flegrea, con cui sono stati registrati rapporti di collaborazione nella primavera del 2022.
LA MEDIAZIONE DELL’ALLEANZA DI SECONDIGLIANO
Gli equilibri tra le organizzazioni sono però mutati in estate, nonostante vari tentativi di mediazione anche ad opera di esponenti dell’Alleanza di Secondigliano, a causa delle tensioni nate per il controllo dello spaccio di droga e del territorio. Dunque Giannelli è entrato in conflitto con le altre organizzazione criminali dando vita ad una serie di raid armati tesi ad ottenere il predominio sulla zona.
CONFLITTI ARMATI
Tra le azioni della faida c’è l’aggressione del 24 settembre 2022 contro Marco Assalto, che sarebbe stata consumata da parte di esponenti del clan nemico: il giovane era ritenuto il responsabile dello spaccio in piazza Cesare Fera.
Dopo l’aggressione è stata registrata una crescente conflittualità armata nella zona flegrea. Tra le tante, si evidenziano l’azione di fuoco avvenuta il 29 settembre 2022 nel quartiere Pianura, in via Josemaria Escrivà, contro un’auto riconducibile ai nemici, nonché la stesa compiuta il 19 ottobre 2022 in via di Niso contro l’abitazione di una persona legata ad al clan rivale.


