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martedì, Maggio 7, 2024
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“Hanno rischiato di colpire anche bimbi, potevano essere uccisi”, le testimonianze choc della stesa a Caivano

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“Hanno rischiato di morire i bambini, qualcuno di noi si è riparato a terra in casa per non essere colpito”. È quanto confidato, a denti stretti, alcuni residenti del Parco Verde dopo la (nuova) stesa di ieri sera in viale delle Margherite. Gli autori della stessa sono arrivati in sella di alcuni scooter utilizzando dei Kalashnikov ed esplodendo 19 colpi in tutto. “Come proteggono don Patriciello dalla criminalità, tutelassero anche noi cittadini. Poi succede qualcosa, si fanno dei bei discorsi un chiesa e poi!” aggiungono con una domanda retorica gli abitanti, sempre senza volersi esporre più di tanto e rifiutando si parlare in video. “Perché dovremmo? Siamo stanchi di essere sempre additati in un certo mondo. La gente di Caivano altrove hanno portato la droga qui, questo non lo dite?” chiosano. La zona luogo della stessa è da stamattina presidiata dai carabinieri che stanno indagando sull’episodio.

L’attivista Bruno Mazza afferma: “Dopo la chiusura di molte piazze al Parco Verde, la camorra cerca nuovi spazi”.

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La ricostruzione

L’ennesima stesa, poco prima della mezzanotte “in sella alle loro moto, sono arrivati ancora una volta. Volti coperti. Armi pesanti in mano. Sfrecciano per i viali sparando all’impazzata. È il terrore…”. Così don Maurizio Patriciello denuncia con un post su Facebook un altro episodio di violenza al Parco Verde di Caivano. Nella notte tra il 10 e l’11 settembre ha assistito a quello che probabilmente era um raid a scopo intimidatorio con colpi di arma da fuoco sparati senza un obiettivo particolare. Si chiamano appunto stese: “Le stese fanno paura. Può morire chiunque. Signore, aiutaci”, scrive don Patriciello. Era stato proprio il parroco a convincere la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a visitare Caivano e il Parco Verde, dopo che erano emerse le violenze sessuali di gruppo ai danni di due minorenni.

Il 31 agosto la premier dal Parco Verde aveva promesso “una bonifica radicale” di tutta l’area, una delle più complesse e degradate d’Italia: è considerata la più grande piazza di spaccio d’Europa. Ai proclami hanno fatto seguito per ora il decreto legge Caivano approvato qualche giorno dopo e un blitz delle forze dell’ordine all’alba dello scorso 5 settembre. È passata meno di una settimana e Caivano è già teatro di un nuovo episodio di violenza. “Voi tutti che avete criticato le forze dell’ordine e l’intervento del governo, vergognatevi. E, se avete il coraggio, venite voi ad abitare con i vostri figli al Parco Verde in Caivano”, scrive ancora don Patriciello su Facebook. Poi conclude: “Forza, fratelli e sorelle onesti del Parco Verde. Coraggio. Il Signore non ci abbandona”.

Sono diciannove i colpi d’arma da fuoco esplosi nella notte a Caivano, nel corso del raid che ha provocato terrore e paura nel Parco Verde. Lo rende noto il comando provinciale dei carabinieri di Napoli: la “stesa” è scattata in viale delle Margherite dove, secondo quanto emerge dai rilievi dei militari dell’arma, ignoti avrebbero sparato 19 colpi di due differenti calibri. Al momento non risultano danni a cose o feriti. Sono in corso indagini per chiarire dinamica e individuare i responsabili da parte dei carabinieri della compagnia di Caivano.

Questa la denuncia di Don Maurizio Patriciello:

“La domenica volge a termine. Manca poco più di un’ora alla mezzanotte. Per la gente della mia parrocchia non c’è pace. In sella alle loro moto, sono arrivati ancora una volta. Volti coperti. Armi pesanti in mano. Sfrecciano per i viali sparando all’ impazzata. È il terrore. Le ”stese” fanno paura. Può morire chiunque. Signore, aiutaci. E voi tutti che avete criticato le forze dell’ordine e l’intervento del governo, vergognatevi. E, se avete il coraggio, venite voi ad abitare con i vostri figli al “Parco Verde” in Caivano. Forza, fratelli e sorelle onesti del Parco Verde. Coraggio. Il Signore non ci abbandona. Padre Maurizio Patriciello.”

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Antonio Sabbatino
Antonio Sabbatino
Iscritto all'Albo dei pubblicisti dall'ottobre 2012, ho sviluppato nel corso degli anni diverse competenze frutto dell’esperienza sul campo in ambito politico, sociale e di cronaca, sia bianca che nera. Sono stato conduttore radiofonico di programmi musicali presso Radioattiva, radio web napoletana e redattore e collaboratore di diverse testate online. Attualmente sono inviato per il quotidiano Roma, il più antico giornale napoletano, di InterNapoli.it che rappresenta una delle realtà più dinamiche del panorama giornalistico napoletano, campano, la neonata testata Tell che approfondisce i grandi temi politico-sociali a più livelli e Comunicare il Sociale rivista specializzata di Terzo Settore.
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