Sono le 15.15 quando a San Paolo Bel Sito, nell’area Nolana, alle 15.15 arriva una telefonata al 112. La voce è quella di un uomo che trema e confessa: «Ho ucciso mia sorella. L’ho accoltellata». Da quel momento inizia una corsa contro il tempo. I carabinieri della compagnia di Nola corrono verso via San Paolo Bel Sito 150, indirizzo che risuona identico al nome del paese. Al quinto piano di Palazzo Cassese, l’ingresso dell’appartamento è spalancato, come se la casa stessa avesse smesso di opporsi all’orrore. La vittima si chiama Riccardi Noemi (cl.2002). Il fratello si chiama Riccardi Vincenzo (cl.2000).
I sanitari del 118 salgono in silenzio, consapevoli che forse il tempo è già scaduto. E infatti non c’è nulla da fare: la donna è riversa a terra, immobile. L’uomo che ha chiamato i soccorsi è lì, circondato dai carabinieri. Non oppone resistenza, non prova a fuggire. Guarda il pavimento, come se attendesse una parola che nessuno riesce a pronunciare.
Ora gli investigatori stanno cercando di ricostruire ogni istante che ha preceduto la tragedia: un litigio, un gesto improvviso, un equilibrio familiare che si è frantumato per sempre. L’uomo è stato portato via per essere ascoltato dagli investigatori e dagli inquirenti. L’obiettivo è cercare di capire cosa possa aver portato all’omicidio della sorella. I carabinieri sono coordinati dal pm di turno della procura di Nola che è sul posto


