15.9 C
Napoli
giovedì, Maggio 2, 2024
PUBBLICITÀ

“Ho venduto 100 milioni di cocaina all’insaputa degli Amato-Pagano”, la confessione di Imperiale

PUBBLICITÀ

Le dichiarazioni di Raffaele Imperiale potrebbero avere un effetto dirompente sugli Amato-Pagano, infatti, Lelluccio ha svelato dettagli importanti su suoi rapporti con il clan melitese. Il narcos stabiese ha ammesso di aver condotto un importate affare all’insaputa degli Scissionisti in un verbale d’interrogatorio rilasciato lo scorso 22 ottobre al pm Rosa Volpe, al Procuratore della Repubblica Maurizio De Marco al sostituto procuratore Giuliano Caputo. Naturalmente tutte le dichiarazioni del nuovo collaboratore di giustizia saranno vagliate dalla Procura di Napoli.

Arrivato a Dubai nel 2010, avevo con Mario Cerrone 90-100 milioni di euro in cocaina, che si trovava a Napoli, su diversi appoggi, provento dei miei affari in Brasile. Questo “lavoro” dal Brasile era stato fatto all’insaputa degli Amato-Pagano, e decisi di vendere quel quantitativo sul territorio napoletano, poco alla volta, per non dare nell’occhio. A quell’epoca c’erano quali capi degli Amato-Pagano, dapprima Mariano Riccio, poi “zia
Rosaria” ossia Rosaria Pagano in quanto i capi Raffaele Amato, Cesare Pagano e Carmine Amato erano stati arrestati“, queste le parole di Imperiale.

PUBBLICITÀ

La ‘società criminale’ tra il narcos Imperiale e i boss degli Amato-Pagano

Un rapporto simbiotico ha fatto la fortuna criminale di due pericolose organizzazioni, entrambe partite dalla provincia di Napoli e giunte a mettere le mani su alcune redditizie rotte internazionali del traffico di droga. Da una parte c’è il gruppo del boss Raffaele Imperiale, ritenuto dai magistrati uno dei massimi narcotrafficanti a livello globale. Dall’ordinanza di ottobre è emersa, infatti, un narcos in costante ascesa che è stata favorita da un legame forte con i boss degli Amato-Pagano, clan con i quale Lelluccio ha costituito, ormai oltre due decenni, una vera: “Società criminale”.

Un rapporto simmetrico

Gli scissionisti melitesi, contando sull’affiliazione, si sono rivolti al compare stabiese e ai suoi fedelissimi collaboratori per ottenere un continuo flusso di cocaina grazie al quale invadere le piazze storiche e vendere agli altri gruppi criminali. Dunque è stata fondamentale l’enorme capacità di comprare senza limiti la cocaina, divenuta la merce più preziosa a Napoli degli ultimi trent’anni. Così si è affermata la fortuna degli scissionisti melitesi, infatti, la capacità di poter comprare la droga a prezzi vantaggiosi è considerata la principale ragione della loro sopravvivenza, nonostante, gli arresti dei boss e i pentimenti dei ras.

I magistrati sostengono che gli Amato-Pagano non sarebbero il clan che sono diventati senza Imperiale e il suo socio Mario Cerrone e, simmetricamente, che questi ultimi non sarebbero emerse come figure di massimo spicco nel panorama criminale internazionale senza il gruppo criminale melitese.

“Vita breve per gli Amato-Pagano senza Imperiale”, i magistrati non hanno dubbi

Sarebbe durato poco, forse neppure esistito, il clan degli Amato Pagano senza Raffaele Imperiale. Per la Procura di Napoli, quindi, Imperiale non rappresenta un “semplice fornitore di droga” ma “uno dei pilastri su cui poggia tutta l’organizzazione camorristica degli ‘scissionisti’ del clan Di Lauro”. La Dda produsse anche le dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia, primo fra tutti Carmine Cerrato. Quindi il braccio destro del boss Lello Amato, raccontò dei codici cifrati con i quali parlavano tra loro, dei telefonini “usa e getta”.

Le indagini a carico di Lelluccio consentono di accostare il suo nome a quelli dei criminali ritenuti a capo di cartelli della droga coinvolti nella cosiddetta Mocro War in Olanda e Belgio, che provocò oltre 40 morti. Dunque si tratta di Taghi Ridouan e di Riquelme Vega: il primo in attesa di processo, il secondo catturato in Cile nel 2017 ed estradato in Olanda dove venne condannato. Elementi che sarebbero riconducibili a una organizzazione con caratteristiche mafiose composta da criminali di varie nazionalità tutti con base negli Emirati Arabi Uniti.  

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Ragazzini accoltellati all’Arenile, il fermato è il figlio del ras della Vanella Grassi

Finora nessun coinvolgimento diretto in dinamiche criminali. Ma una parentela ‘importante’ dal punto di vista criminale, quella di essere...

Nella stessa categoria