Dinanzi alla notizia della prossima apertura, le pizzerie napoletane originarie sono in subbuglio, dichiarando apertamente la personale contraddizione per la pizza di Briatore. Ad aprire tale questione, la recente notizia della prossima apertura, a Napoli, di ‘Crazy Pizza’, rinomato e lussuoso marchio del famoso imprenditore.
Una pizza, due sponde: Le diverse opinioni dei pizzaioli
Mentre una parte consistente dei pizzaioli napoletani vede l’apertura del locale di Briatore come una minaccia nei confronti della pizza originaria napoletana, altri si dimostrano curiosi. C’è chi crede che quella di Briatore sia infatti una scelta coraggiosa eppure prevale l’idea comune che faccia tutto parte di uno show dalla poca sostanza. In tutto ciò non manca il parere, tra l’altro decisivo, dell’ipotetica clientela. La gran parte dei consumatori sembra tormentata dal dubbio che questa apertura possa, in qualche modo, influenzare il listino dei prezzi anche in altre pizzerie. Le cifre dichiarate da ‘Crazy Pizza’, risultano non a caso, molto consistenti. La pizza margherita, ad esempio, una delle più semplici ed economiche da sempre, ammonta a 17 euro.
“La pizza Margherita a Napoli racchiude trecento anni di storia che si assaporano tutti in un boccone, dopo 90 minuti nel forno a legna; tutto questo Briatore non potrà mai trasmetterlo ai suoi clienti“. Questa la forte dichiarazione di Paolo Surace della storica pizzeria Mattozzi di Piazza Carità, nel centro di Napoli. Prosegue poi, con toni sempre molto duri dicendo: “Briatore non vende la pizza, lui vende lo show, il locale lussuoso e lo spettacolo; tutte cose che non fanno parte di noi. La pizza napoletana è sinonimo di semplicità, ingredienti genuini e freschi; la pizza napoletana appartiene al popolo. Quindi cosa penso di Briatore? Indubbiamente è un grande imprenditore ma come pizzaiolo è zero proprio”.
“Faccio un in bocca al lupo a Flavio”
Un augurio che smentisce la schermaglia del sabato sera tra avversari. Umile fair play quello di Gino Sorbillo, lucido e ben disposto ad accettare una novità considerevole nella sua Napoli.
“Invito gli imprenditori ad investire nella nostra città e spero che si creino tante opportunità di lavoro. Briatore avrà fatto sicuramente le sue valutazioni per scegliere un posto come Napoli e avanzare la proposta di una pizza che è comunque diversa da quella tradizionale. Mi auguro che questi nuovi progetti che si basano su una pizza diversa, servita anche in modo acrobatico possa soddisfare i clienti”.
“Il locale di Briatore non è una pizzeria”, i dubbi di Porzio
“Chi vuole paragonare il locale che darà sede a ‘Crazy Pizza’ ad una pizzeria sbaglia di grosso, è un paragone che non può esserci. Chi intende andare da ‘Crazy Pizza’ ci va per divertirsi, per ballare e soprattutto per bere. Nei suoi locali non si trovano di certo le birre commerciali, si trova lo champagne. Io sarò sicuramente uno dei suoi primi clienti”.
Per Napoli sarà un valore aggiunto
“Quella di ‘Crazy Pizza’ sarà una grande apertura. La pizza ovviamente non è quella tipica napoletana a ruota di carro ma ognuno svolge il proprio lavoro come meglio crede. Inoltre, il fatto che un importante imprenditore come Briatore abbia scelto Napoli per un suo progetto, da soltanto più prestigio alla nostra città. Noi sicuramente lo aspettiamo con grande entusiasmo e gli auguriamo il meglio”. Dice, sinceramente, Vincenzo Damiano, della pizzeria RoVi di Ercolano.