La popolazione russa nella giornata di ieri ha preso d’assalto i punti commerciali dell’Ikea, a seguito dell’annuncio di chiusura da parte della multinazionale.
Le varie ripercussioni contro la Russia
Negli ultimi giorni si è visto e sentito dai vari cronisti che si stanno abbattendo innumerevoli ripercussioni contro la Russia, da parte di varie multinazionali. Il primo annuncio è venuto dal mondo dello spettacolo con l’esclusione della Russia dall’Eurivision Song Contest.
Anche lo sport ha deciso diversi blocchi, impedendo alla Russia di partecipare ai vari eventi come le paraolimpiadi, il campionato di pallavolo e del calcio. Continuando con l’annuncio dell’Aple di bloccare la vendita in Russia dei propri dispositivi elettronici.
La decisone di Ikea
Quello che ha suscitato maggiore scalpore è stato l’annuncio da parte di Ikea. La catena multinazionale ha deciso di chiudere tutti punti vendita che si trovano sul territorio della Russia e Bielorussia. Dopo quest’annuncio nella giornata di ieri i cittadini russi hanno preso d’assalto i vari negozi di Ikea.
L’assalto ai negozi è stato documentato anche dal Guardian, che ha raccontato che la multinazionale ha chiuso 17 esercizi e punti vendita in Russia che occupavano 15 mila lavoratori in totale.
Ikea manterrà aperti gli esercizi con beni primari
L’azienda fa sapere che ,però, manterrà aperti gli esrcizi di beni essenziali come farmacie e supermercati, che si trovano all’interno dei punti vendita. La multinazionale del mobile ha comunicato di aver «assicurato occupazione e stabilità del reddito» per i lavoratori direttamente interessati dalle decisioni.
Tra questi sono compresi i suoi 416 collaboratori in Ucraina, dove il suo unico negozio e le operazioni online sono state sospese dall’inizio dell’invasione.
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Le parole da parte dell’azienda
In una nota del gruppo Ikea si legge: «La devastante guerra in Ucraina è una tragedia umana e la nostra più profonda empatia e preoccupazione sono per i milioni di persone colpite. Le azioni immediate di Inter Ikea Group e Ingka Group sono state finalizzate a sostenere la sicurezza dei collaboratori Ikea e delle loro famiglie, cosa che continueremo a fare».
Inoltre sottolinea: «la guerra ha già un enorme impatto umano. Sta anche causando gravi interruzioni della catena di approvvigionamento e delle condizioni commerciali. Per tutti questi motivi, i gruppi aziendali hanno deciso di sospendere temporaneamente le operazioni Ikea in Russia»
Ikea ha deciso di sospendere tutte le attività in Russia e Bielorussia: per questo motivo moltissime persone si sono riversate nei punti commerciali per fare gli ultimi acquisti, come testimoniano i video pubblicati sui social. Questa decisione avrà un impatto su 15.000 lavoratori. «La devastante guerra in Ucraina è una tragedia umana e la nostra più profonda empatia e preoccupazione sono per i milioni di persone colpite. Le azioni immediate di Inter Ikea Group e Ingka Group sono state finalizzate a sostenere la sicurezza dei collaboratori Ikea e delle loro famiglie, cosa che continueremo a fare», si legge in una nota del gruppo, in cui si sottolinea che «la guerra ha già un enorme impatto umano. Sta anche causando gravi interruzioni della catena di approvvigionamento e delle condizioni commerciali. Per tutti questi motivi, i gruppi aziendali hanno deciso di sospendere temporaneamente le operazioni Ikea in Russia»