I compagni di squadra del Liverpool con una corona rossa con il numero 20, la maglia di Diogo Jota. Tanti compagni della nazionale portoghese e di altre squadre. In un’atmosfera commossa e intima molti campioni del calcio, i famigliari e gli amici più stretti hanno partecipato a Gondomar ai funerali in forma privata dell’attaccante portoghese e del fratello André Silva, morti due giorni fa in un incidente stradale in Spagna. Presente anche la vedova, Rute, i genitori e il nonno.
Il dolore di familiari e compagni di squadra del Liverpool e della Nazionale, l’addio commosso a Diogo Jota
Già due ore prima centinaia di persone si erano riunite davanti alla chiesa parrocchiale. E hanno accolto con un commosso applauso l’arrivo di Rute Cardoso, la giovane vedova di Diogo Jota e madre dei loro tre bambini piccoli, che si era unita in matrimonio con lui solo lo scorso 22 giugno.
Un lungo applauso all’arrivo delle due bare, accompagnate dal corteo funebre dalla Cappella della Resurrezione fino alla chiesa parrocchiale di Gondomar: quella di André Silva portata dai compagni di squadra del Penafiel. Poi quella di Diogo Jota, con Rúben Neves tra amici e famigliari a portare il feretro. Ieri sera il portoghese dell’Al Hilal è stato consolato dai suoi compagni di squadra mentre piangeva in campo, prima della partita persa con la Fluminense, a Orlando, in Florida.
“Cari Dinis, Mafalda e Duarte – ha detto il vescovo durante l’omelia, indirizzando un messaggio ai figli di Diogo Jota, che non erano presenti – in questo momento state soffrendo immensamente, o forse no, perché non ve ne rendete conto. Pregherò molto per voi. Chi soffre molto sono vostra madre e i vostri nonni. Vedere i resti mortali di un figlio dev’essere un tormento infinito, quando le bare sono due non ci sono parole. Ma ci sono i sentimenti. Siamo qui per dire che anche noi abbiamo sofferto molto. Siamo qui con voi emotivamente”.
Oltre alle famiglie dei due giocatori, alla veglia funebre di ieri hanno partecipato numerose personalità del calcio portoghese, tra cui Bernardo Silva, Jota Silva, Bruno Fernandes, Pote e Rui Jorge. Oggi sono presenti anche tanti giocatori del Liverpool: Endo, Kelleher, Van Dijk, Curtis Jones, Robertson, Chiesa, Elliott, Mac Allister e Connor Bradley, poi gli ex Thiago Alcantara e Fabinho. Si è unito alla squadra anche Arne Slot, l’allenatore dei Reds. Con loro anche tanti nazionali portoghesi, tra gli altri: Bernardo Silva, João Moutinho, poi João Félix, José Fonte, Danilo, Adrien Silva, Ricardo e André Horta.
Il tributo dei tifosi Reds e del Liverpool: la società pagherà alla famiglia lo stipendio di Jota fino a fine contratto
La tragedia ha scatenato un’ondata di commozione nel calcio, e non solo. Il Liverpool – che pagherà ai famigliari i rimanenti due anni di contratto di Jota – ha aperto un libro di condoglianze e ha abbassato le bandiere a mezz’asta, con decine di tifosi che hanno deposto un mare di fiori, palloncini, magliette di Jota e sciarpe con la scritta “Riposa in pace Diogo Jota”, fuori Anfield.
All’accademia calcistica di Diogo Jota, vicino al Gondomar SC, dove l’ex giocatore di Porto e Atletico Madrid ha mosso i primi passi nel mondo del calcio, i tifosi hanno portato fiori, sciarpe, candele e magliette. “Grazie, Diogo Jota”, si leggeva nel messaggio scritto a mano da un bambino. Pedro Neves, amico di Jota a scuola a Gondomar, ha detto che “lo ricorderà come una persona molto amichevole, molto cortese, che amava tutti e che aveva sempre il sorriso sulle labbra”.
In segno di lutto, il Liverpool ha rinviato a lunedì la ripresa degli allenamenti. Solo allora rientreranno i giocatori, che inizialmente dovevano tornare al lavoro ieri. Diogo Jota avrebbe dovuto raggiungere Liverpool in traghetto da Santander, nel nord della Spagna, quando è avvenuto l’incidente, poiché gli era stato sconsigliato di volare a causa di un recente intervento chirurgico ai polmoni. Ma la Lamborghini Huracan sulla quale viaggiava con il fratello André, a causa dello scoppio di un pneumatico in fase di sorpasso, è uscita di strada per poi prendere fuoco, senza lasciare scampo ai due giovani.