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martedì, Luglio 2, 2024
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Il maltempo flagella il nord Italia, cascata salta il ponte del paese

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Il maltempo flagella il nord Italia, in particolare Valle d’Aosta e Piemonte, con danni ingenti per smottamenti e frane. Cogne è isolata, inoltre ci sono stati allagamenti nel centro di Cervinia, rimasta anche isolata nella notte. Frane e smottamenti anche in Piemonte, dove vi sono danni ai ponti e alcune valli isolate. Maxievacuazione nel Verbano-Cusio-Ossola. Una trentina di escursionisti è rimasta bloccata nei rifugi ai piedi del Monte Rosa. Il governatore Cirio pronto a chiedere lo stato di emergenza. Tre morti in Francia, due in Svizzera.

Le persone evacuate

Continua ad aumentare il numero di persone evacuate dalla vallata di Cogne in elicottero. “L’urgenza principale è l’evacuazione delle persone che devono scendere a valle. Lo stiamo facendo con dei voli in elicottero, ne abbiamo già portati giù almeno 300, ne abbiamo comunque ancora da portare credo altrettanti, ma i numeri non sono precisi per ora”. Così all’ANSA Franco Allera, sindaco di Cogne, comune isolato perché l’unica strada di collegamento è chiusa da ieri per i danni legati al maltempo. Gran parte del paese è senza acqua: “L’acquedotto è stato portato via dal torrente, stiamo pensando a una riparazione provvisoria da realizzare, tra stasera a domani, per riuscire a riempire la vasca di carico”.

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Paura a Cogne

“Ieri sera dopo che la situazione è peggiorata è stato evacuato il campeggio Gran Paradiso. Nel nostro albergo abbiamo accolto gli sfollati, quelli che abbiamo potuto, circa 30 persone”, spiega all’ANSA Christine Cavagnet, che con la sua famiglia gestisce l’hotel Herbetet, in Valnontey. L’albergatrice ieri sera non era a Cogne e, quando l’unica strada di collegamento con il paese è stata chiusa per un dissesto, attorno alle 20, non è potuta rientrare. L’elicottero è l’unico mezzo per poter raggiungere Cogne al momento.

Danni rilevanti anche sulla strada comunale di Valnontey, dove risultano fuori uso sia la rete elettrica che l’acquedotto. Nella Valle di Cogne, fa sapere l’amministrazione regionale, “sono in corso sopralluoghi tecnici per un’altra verifica dei danni causati dal maltempo e per valutare gli interventi da attivare”. A causa dell’ondata di piena della Dora Baltea vi sono state alcune esondazioni. A Montjovet sono state evacuate dai loro alloggi due famiglie, salite ai piani alti; a Issogne il fiume è esondato tra le località Favà e Fleuran e alcuni abitanti sono stati fatti salire ai piani superiori.

Nella Valtournenche l’esondazione del torrente Marmore ha causato danni ingenti nel centro di Cervinia, allagando anche dei negozi. Chiusa nella notte, la regionale per raggiungere la località è stata riaperta stamane. Più in basso nella stessa vallata, ad Antey-Saint-André, è stato evacuato un campeggio e gli ospiti sono stati distribuiti in varie strutture ricettive.

La cascata del Noasca

Stanno facendo il giro del web le immagini che documentano l’ingrossamento della cascata di Noasca, località dell’Alta Valle Orco, nel Torinese, molto conosciuta dai turisti. “Abbiamo subito ingenti danni, soprattutto alle scogliere della cascata, a causa della bomba d’acqua e delle frane. La situazione è in miglioramento e riusciremo tra poche ore a liberare la strada per poter permettere alle persone bloccate qui di lasciare il paese”, commenta il sindaco di Noasca.

In Piemonte vi sono stati smottamenti e sono stati segnalati danni ai ponti. I problemi maggiori risultano per il momento ad Alagna Valsesia. A Campertogno sono in corso i lavori di ripristino degli acquedotti. Una ventina di campeggiatori sono rimasti isolati.

I contatti tra il Piemonte e la Protezione Civile

“Da ieri sera sono personalmente in contatto con i sindaci delle zone colpite: abbiamo monitorato per tutta la serata e nella notte l’andamento della perturbazione che ha colpito alcune zone del Piemonte. I danni più seri di sono registrati sul fronte del Gran Paradiso, nel Canavese, nelle valli Orco e di Lanzo e nella zona di Macugnaga. Sono in contatto con la Regione Valle d’Aosta e ho sentito al telefono il Capo dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, per la richiesta dello stato d’emergenza”, dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

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