Jannik Sinner è pronto a tornare in campo dopo la squalifica di 3 mesi in seguito al caso Clostebol. Il numero 1 del tennis mondiale, in un’intervista rilasciata al TG1, si è aperto parlando un po’ di tutto: dal Clostebol appunto e fino alle critiche ricevute, che lo avrebbero quasi spinto a lasciare il tennis.
Quindi la voglia di tornare a mangiarsi la terra rossa, in occasione dei prossimi Internazionali d’Italia in programma al Foro Italico di Roma dal 6 al 9 maggio, fino alla lotta Scudetto che vede impegnate Inter e Napoli.
Sinner sul caso Clostebol: “Alcuni miei colleghi mi guardavano diversamente, ho pensato di lasciare il tennis”
Questi alcuni passaggi dell’intervista: “Sto abbastanza bene, l’anno scorso è stato molto stressante ma abbiamo avuto dei risultati incredibili. Anche quest’anno sono partito bene, poi è successo quello che è successo. Un po’ strano, non me l’aspettavo, ma sto rientrando nel ritmo vero con un obiettivo davanti, per vedere a che livello sono. A volte ho un calo e non so perché, sarò contento di tornare a Roma con una mentalità diversa. Mi manca la competizione, però sono felice che questa fase sia terminata”.
Sul caso Clostebol: “In quel momento non ho capito bene, non sapevo nulla, me l’hanno spiegato per capire cosa era successo alle mie spalle. Poi abbiamo saputo da dove veniva la positività. Ho faticato ad accettare questo, non avevo fatto niente, perché dovevo accettarlo? Ho parlato con il mio avvocato e abbiamo deciso di patteggiare. È stato un anno di difficoltà, in campo non mi sentivo bene, il divertimento andava via giorno dopo giorno. La mia fortuna è stata avere delle persone intorno a me che mi hanno aiutato e creduto, parlo del mio team e della mia famiglia. Ho costruito una bolla dove nessuno poteva entrare, e così ho potuto continuare a giocare ed è andato tutto bene, anche se non mi sentivo felice in campo”.
“Se volevo lasciare il tennis? Sì. Mi ricordo prima degli Australian Open quest’anno, era un momento non felice perché c’era il caso doping e a fine anno ho detto ‘vediamo come sarà’. Arrivo in Australia e non ero a mio agio neanche nella sala dove mangiavano gli atleti, i giocatori mi guardavano diversamente, non mi piaceva, era pesante vivere il tennis così, io sono uno che scherza sempre e mi sono detto che volevo del tempo libero per staccare. Una delle ragioni per cui non ho giocato Rotterdam è anche questa, volevo del tempo diverso, con amici. I tifosi? Ci vediamo a Roma, speriamo di essere abbastanza preparati per essere lì, non vedo l’ora. Aspettiamo un bel tifo”.
“Scudetto? Non vorrei gufare…”
E’ cosa nota il tifo milanista di Jannik Sinner. Punzecchiato sulla lotta scudetto tra il Napoli e i “cugini” dell’Inter, il numero 1 al mondo ha così risposto, senza sbilanciarsi troppo ma lasciando intendere un messaggio forte e chiaro: “Non vorrei gufare…”.
Sulle altre passioni oltre il tennis: “Qui a Montecarlo mi sento a casa, le persone che vivono qui sanno chi sei ma non sono invadenti. Non saprei dove allenarmi se non qui, clima ottimale, tanti campi, è perfetto vivere qui. Il mio sogno era essere un pilota di Formula 1, ma non avevamo i soldi. Calciatore? Non era un sogno, invece le macchine mi piacciono, è una passione”.