Portare cultura e opportunità nelle periferie e nelle aree disagiate del Paese è il primo passo necessario per favorire la crescita e lo sviluppo. Ne è convinto il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, che, in visita a Caivano, ha annunciato l’estensione del cosiddetto “Modello Caivano” ad altre realtà italiane.
L’iniziativa, nata per contrastare il degrado sociale e offrire nuove prospettive ai giovani, trova la sua linfa vitale nel Piano Olivetti, un progetto previsto nel Decreto Cultura, volto a sostenere biblioteche e librerie nelle aree interne e difficili del Paese.
La Campania protagonista del modello Caivano
In Campania, l’attenzione è rivolta principalmente a due aree particolarmente delicate: Scampia e Secondigliano. Qui sarà costruito un campo da rugby gestito dalle Fiamme Oro, con l’obiettivo di offrire ai ragazzi un’alternativa sana e costruttiva attraverso lo sport. Un segnale forte in due quartieri troppo spesso lasciati soli e descritti solo per le loro criticità.
A Caivano, Giuli ha voluto sottolineare il successo del progetto locale, citando la celebre frase di Dostoevskij, “La bellezza salverà il mondo“. Un richiamo al potere della cultura come strumento di riscatto e rinascita.
Durante la sua visita, il ministro ha anche incontrato i giovani del Piccolo Coro di Caivano, un’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura in collaborazione con Antoniano-Opere Francescane, esempio concreto di come l’arte possa restituire speranza e fiducia.
Gli interventi nel resto d’Italia
Oltre alla Campania, il modello Caivano verrà declinato in altre aree critiche della penisola. Tra queste, Rozzano, nel milanese, dove sorgerà una palestra dedicata ai giovani, con particolare attenzione ai ragazzi con disabilità.
A Roma, nel quartiere Quarticciolo, verranno potenziate le strutture per bambini e ragazzi. A Palermo sarà restaurata la Chiesa di San Paolo Apostolo nel quartiere Borgo Nuovo, chiusa da oltre vent’anni.
“C’è speranza in Italia, perché l’Italia è terra di speranza e promessa per il futuro“, ha dichiarato il ministro Giuli, ribadendo l’impegno del Governo nel sostenere e ampliare il modello Caivano, affinché la cultura e lo sport possano diventare motori di riscatto sociale in tutta la nazione.