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Il tappo che non si stacca diventa obbligatorio: scatta la nuova norma europea

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Entrano oggi in vigore le ultime norme sulla plastica monouso: al via l’obbligo UE sui tappi che non si staccano per salvaguardare l’ambiente.

La tiepida reazione al “nuovo tappo”

Il “tappo solidale”. Questo il nome del controverso tappo in plastica che non si stacca dalle bottiglie. Sempre più diffusi in Italia e in Europa, d’ora in poi ce ne saranno sempre di più. Scatta oggi, infatti, l’obbligo europeo di vendere contenitori di plastica per le bevande con il suddetto tappo progettato per rimanere ben saldo al bordo del contenitore per un lembo. È definito “solidale” in quanto previene la dispersione dello stesso nell’ambiente e dovrebbe invogliare i consumatori a riciclarlo insieme alla bottiglia una volta finito di usare entrambi.

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Dall’inizio della sua diffusione non sono mancate diverse polemiche, né tantomeno diversi meme su internet che enfatizzavano il fastidio di dover bere ostacolati dal tappo legato al collo delle bottiglie. La reazione non si è fatta attendere nemmeno in Italia. In particolare durante la campagna elettorale, con il leader della Lega Matteo Salvini che, utilizzando l’immagine di un uomo che beve l’acqua ostacolato dal tappo della bottiglia ancora attaccato, aveva bollato il tappo tra le “eco-follie” del Parlamento Europeo. E a rispondergli ironicamente fu il leader di Azione, Carlo Calenda, pubblicando un video dal titolo: ‘Istruzioni per aprire una bottiglietta, bere e richiuderla. Salvini, ce la puoi fare’.

Al via l’obbligo

La nuova disposizione fa parte della Direttiva sulla plastica monouso (SUP) del 2019, che ha visto Bruxelles, tra le polemiche in Italia, vietare la vendita di prodotti di plastica monouso già a partire dal 2021: dai piatti alle posate, dalle cannucce ai cotton fioc. Secondo la tabella di marcia fissata dal decreto, anche da luglio di quest’anno entreranno in vigore i requisiti di progettazione per tappi e coperchi di contenitori di bevande in plastica monouso, in modo che non incidano sull’ambiente. La Commissione europea nella direttiva riconosce che i tappi e i coperchi di plastica sono gli articoli monouso più spesso rinvenuti sulle spiagge dell’UE. Risultano essere infatti tra i primi cinque rifiuti rinvenuti durante le operazioni di pulizia e monitoraggio. L’entità del danno che causano all’ambiente, sia sulla terraferma che in mare, è difficile da stimare, ma in 30 anni sono stati trovati più di 20 milioni di tappi e coperchi di bottiglia durante la pulizia delle spiagge di tutto il mondo.

In Italia

Mentre la stretta entra in vigore in tutta Europa, Roma resta “osservata speciale” sull’attuazione della direttiva. Infatti, a fine maggio la Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione contro l’Italia per non aver recepito “pienamente e correttamente” la direttiva e per avere violato gli obblighi previsti dalle norme sulla trasparenza del mercato unico. Il parlamento di Bruxelles attende risposte entro fine luglio. In caso contrario, l’iter legale andrà avanti.

Da notare che, nel nostro Paese, a essere particolarmente coinvolte sono Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte, dove è concentrato il 70% della produzione nazionale di plastica. In queste regioni si trovano oltre ben 10mila aziende che hanno dovuto adattarsi alle disposizioni Ue.

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