mercoledì, Luglio 30, 2025
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Il viaggio del clan Gionta a Secondigliano: “Comprammo 5 kg di cocaina”

Al centro dell’inchiesta contro il clan Gionta ci sono le dichiarazioni di un importante collaboratore di giustizia. Si tratta di Salvatore Buonocore, ex affiliato alla mala di Torre Annunziata, conosciuto nell’ambiente con il soprannome Dragulino, che ha iniziato a svelare i segreti dell’organizzazione nel gennaio del 2025.

Dopo una lunga detenzione, terminata nel marzo del 2023, il pentito è tornato a rifornire le piazze di spaccio ma si è appropriato dei soldi di Alfredo e Carmine Savino. Infatti i due ras l’hanno picchiato e minacciato tanto da spingerlo a denunciare tutto ai carabinieri di Torre Annunziata.

Cocaina per il clan Gionta e il viaggio a Secondigliano

Nel febbraio del 2025, Buonocore ha ricostruito agli inquirenti un viaggio dei Valentini a Napoli nord: “Non ci ho mai parlato perché ci parlano solo Alfredo e Carmine Savino. Questo zio è quello che, poco prima che iniziassi a collaborare, portò una busta contenente oltre 100mila euro a casa di Alfredo per acquistare, omisiss… sostanza stupefacente. Come già detto, io e Tammaro prendemmo quei soldi e andammo a Secondigliano per comprare 5 chili di cocaina… Come ho già detto, la cocaina è acquistata a Secondigliano, in delle palazzine che saprei riconoscere e che sono site dopo le Vele…omissis…
Io sono andato personalmente, insieme a Fabiano Tammaro, per acquistare la cocaina con queste modalità, rimanendo io giù mentre Tammaro saliva sopra“.

Le dichiarazioni di Buonocore sono state raccolte dalla DDA di Napoli, infatti gli inquirenti hanno avuto una chiave di lettura attuale delle dinamiche esistenti all’interno dei Valentini. L’organizzazione si sarebbe subito ricompattata per colmare i vuoti di organico, sorti dopo gli arresti e le condanne degli affiliati.

 

 

Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.