8.3 C
New York
mercoledì, Luglio 16, 2025
HomeCronaca"Impagnatiello a rischio serialità": oggi la possibile condanna per l'omicidio di Giulia...

“Impagnatiello a rischio serialità”: oggi la possibile condanna per l’omicidio di Giulia Tramontano

E’ il giorno della requisitoria nel processo ad Alessandro Impagnatiello, accusato di aver ucciso con 37 coltellate la compagna Giulia Tramontano, incinta di 7 mesi. Il 31enne è presente in aula a Milano e ha richiesto di non essere fotografato e ripreso. I familiari della vittima, non ancora in aula, dovrebbero arrivare nel corso dell’udienza.

L’ex barman, 31 anni, è accusato di omicidio volontario pluriaggravato, interruzione non consensuale di gravidanza e occultamento di cadavere. Oggi è prevista la requisitoria del procuratore aggiunto Letizia Mannella e del pm Alessia Menegazzo, che potrebbero chiedere per lui la condanna all’ergastolo. Successivamente prenderanno la parola gli avvocati di parte civile, Giovanni Cacciapuoti e Daniele Cacciapuoti, e i difensori Giulia Geradini e Samantha Barbaglia.

Se i tempi lo consentiranno, la Corte di Assise di Milano potrebbe ritirarsi già oggi in camera di consiglio ed emettere la sentenza. Le telecamere, a chiusura dell’istruttoria, possono stare in aula e riprendere la discussione. Impagnatiello, come è stato fatto sapere all’inizio dell’udienza, ha però espresso la volontà di non essere fotografato né ripreso.

“Impagnatiello è a rischio serialità”

Gli psichiatri sentiti in questo processo hanno bene spiegato il rischio di serialità. Il primo omicidio è disordinato, gli altri sono più razionali e organizzati“. Così la pm Alessia Menegazzo in uno dei passaggi della requisitoria nel processo a carico di Alessandro Impagnatiello per aver ucciso la fidanzata Giulia Tramontano, spiegando che avrebbe rischiato di essere aggredita anche la donna con cui l’ex barman aveva una relazione parallela e dalla quale era andato poco dopo l’omicidio.

Quella sera – ha detto –, in modo ostinato, l’imputato insiste, dicendole che il figlio di Giulia non era suo. Insiste anche dopo averla ammazzata. Ostinato, ribadisce che la compagna ha seri problemi psichici. Tutto ciò dopo che l’aveva barbaramente uccisa“.
La pm ha poi spiegato che “Impagnatiello disse a un collega che non ci sarebbero più stati ostacoli alla sua relazione con l’altra donna, questo è il movente dell’omicidio, Giulia e Thiago erano diventati per lui degli ostacoli“. Lo ha spiegato la pm Alessia Menegazzo nella requisitoria nel processo sull’omicidio di Giulia Tramontano. L’ex barman, ha aggiunto, “tentò anche di ridurla in cenere“, cercando di bruciare il corpo nella vasca da bagno.