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venerdì, Marzo 29, 2024
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Indulto e amnistia, c’è speranza: cosa succede con il nuovo governo

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La caduta del governo Giallo-verde riapre  clamorosamente le porte dello svuotacarceri. Con il nuovo connubio Pd-5 Stelle, torna in discussione clamorosamente la possibilità di adottare provvedimenti riguardanti indulto e/o amnistia.

Il nuovo governo, infatti, si troverà nuovamente ad affrontare il problema riguardante il sovraffollamento delle carceri italiane.

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Qualche mese fa Matteo Salvini in merito diceva: “Carceri piene? Non si fa uscire nessuno, no svuotacarceri, no indulti! Ne costruiremo di nuove con i soldi risparmiati dalla riduzione degli sbarchi. Penso occorra costruirne di nuove, non si può pensare a nuovi indulti o amnistia. Non cedo all’idea che per risolvere la questione occorra mettere persone fuori dalla galera”. Le idee, però, sono rimaste tali, visto che al momento non sono in cantiere l’edificazione di nuove case circondariale, come aveva invece comunicato l’ormai ex Ministro degli Interni.

Per risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri “. Non è questa la strada. Da una parte bisogna riorganizzare gli spazi nelle carceri per ridare dignità a chi è in cella, ma dall’altro io non cedo all’idea che per risolvere la questione occorra mettere persone fuori dalla galera”. Le parole di Luigi Di Maio ai microfoni di Radio Radicale.

A questo punto sarà importante conoscere il punto di vista del Partito Democratico, che nei mesi scorsi aveva dribblato le domande dei giornalisti. I democrat potrebbero valutare l’ipotesi di un’amnistia in attesa che vengano messe in sicurezza le carceri italiane per salvaguardare le condizioni dei detenuti.

 

CANADA – Cannabis legale. Amnistia più veloce ai condannati per possesso

Nove mesi dopo la legalizzazione dell’uso ricreativo della cannabis in Canada, il governo federale ha annunciato l’entrata in vigore di una legge che semplifica l’iter per l’ottenimento dell’amnistia nei confronti di chi è stato condannato per il semplice possesso della droga. “Le domande di amnistia o di sospensione del casellario giudiziario diventano gratuite, possono essere presentate attraverso un modulo online e saranno trattate più rapidamente”, ha detto il ministro canadese della giustizia David Lametti. Un alleggerimento per un processo che in precedenza costava 631 dollari canadesi (430 euro) e poteva richiedere dai 5 ai 10 anni. Prima della legalizzazione della cannabis ricreativa, istituita nell’ottobre 2018, per il semplice possesso si rischiavano pene fino a 6 mesi di carcere e multe di 1.000 dollari (681 euro). L’amnistia annunciata dal governo, ha detto ancora il ministro Lametti, potrebbe riguardare complessivamente 250 mila persone.

 

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