La caduta del governo Giallo-verde riapre clamorosamente le porte dello svuotacarceri. Con il nuovo connubio Pd-5 Stelle, torna in discussione clamorosamente la possibilità di adottare provvedimenti riguardanti indulto e/o amnistia.
Il nuovo governo, infatti, si troverà nuovamente ad affrontare il problema riguardante il sovraffollamento delle carceri italiane.
Qualche mese fa Matteo Salvini in merito diceva: “Carceri piene? Non si fa uscire nessuno, no svuotacarceri, no indulti! Ne costruiremo di nuove con i soldi risparmiati dalla riduzione degli sbarchi. Penso occorra costruirne di nuove, non si può pensare a nuovi indulti o amnistia. Non cedo all’idea che per risolvere la questione occorra mettere persone fuori dalla galera”. Le idee, però, sono rimaste tali, visto che al momento non sono in cantiere l’edificazione di nuove case circondariale, come aveva invece comunicato l’ormai ex Ministro degli Interni.
Per risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri “. Non è questa la strada. Da una parte bisogna riorganizzare gli spazi nelle carceri per ridare dignità a chi è in cella, ma dall’altro io non cedo all’idea che per risolvere la questione occorra mettere persone fuori dalla galera”. Le parole di Luigi Di Maio ai microfoni di Radio Radicale.
A questo punto sarà importante conoscere il punto di vista del Partito Democratico, che nei mesi scorsi aveva dribblato le domande dei giornalisti. I democrat potrebbero valutare l’ipotesi di un’amnistia in attesa che vengano messe in sicurezza le carceri italiane per salvaguardare le condizioni dei detenuti.
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