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sabato, Maggio 4, 2024
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Infarto dopo aver preso la pillola anticoncenzionale, la 26enne: “Ora posso usare solo una mano e un braccio”

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Una giovane ragazza, a causa di una scelta presa 11 anni fa, oggi ancora paga gravi conseguenze. All’età di 26 anni subì un infarto che le provocò gravi infermità motorie, con il tempo il recupero le ha concesso di ristabilire il movimento degli arti danneggiati ma non completamente a causa dell’assunzione della pillola anticoncezionale.

La storia 

All’età di 26 anni, Donna (questo il suo nome), aveva dato alla luce la sua prima bambina. La gioia di quel momento intessuto di novità e amore, fu però stroncato da un malore improvviso della neo-mamma. La giovane ragazza che si trovava a pochi metri di distanza dalla bimba venne colpita da un infarto. Ad anni di distanza, donna ha raccontato i momenti traumatici di quell’esperienza e, ha espresso le motivazioni secondo le quali un malore del genere l’avesse colpita compromettendole per sempre alcune funzionalità motorie.

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La rovina a cui accenna è da identificarsi nella pillola anticoncezionale. Secondo Donna l’assunzione del farmaco non le avrebbe concesso un recupero totale degli arti compromessi. Ad oggi infatti dispone dell’uso totale di una sola mano e di un braccio solo. Le altre parti del suo corpo non percepiscono sensibilità e, a causa di ciò prende vita il suo più grande rimpianto: Non aver mai avuto la possibilità di tenere tra le braccia la sua bambina.

Il lavoro dei suoi sogni in pezzi  

Prima del malore, correlato ai danni arrecati dall’assunzione della pillola anticoncezionale, Donna lavorava come videografa. Realizzava durante delle cerimonie delle riprese professionali al fine di regalare ai festeggiati degli eventi dei ricordi indelebili. A causa del malore e della mancante ripresa della funzionalità degli arti a 26 anni, donna vede la sua vita stravolta per sempre. Il giorno in cui l’infarto la colpì, riuscì solo ad assicurarsi che Millie, la figlia, non rotolasse giù dal letto. I suoi sintomi non erano quelli classici dell’infarto, accusava vertigini, problemi alla vista e all’udito. Appena rincasato il marito la ritrovò sul pavimento del bagno chiamando prontamente i soccorsi.

“I medici mi avevano detto che avevo un’infezione all’orecchio ma li ho pregati di portarmi in ospedale, le condizioni sono peggiorate, ho trascorso tre mesi lì ricoverata, persi la capacità di camminare e parlare, ero costretta ad una sedie a rotelle; solo due settimane dopo ho avuto la possibilità di vedere mia figlia”.

 

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