Sono terminati i lavori della commissione d’accesso che indaga sulle presunte infiltrazioni della camorra nel Comune di Giugliano. Insediataso il 22 febbraio scorso, il pool composto dalll’ex dirigente del Commissariato di polizia di Giugliano Marcello Castello, dal viceprefetto Roberto Esposito e dall’ingegnere Gerardo Caroppi del Provveditorato interregionale opere pubbliche di Napoli ha lavorato celermente scavando tra atti e documenti di Corso Campano 200, chiudendo i lavori prima del previsto, ovvero i 3 mesi previsti inizialmente, prorogabili ad altri 6.
La relazione – il cui contenuto è top secret – è stata consegnata nei giorni scorsi e sarà a breve al vaglio del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza che sarà convocato dal Prefetto di Napoli sul caso Giugliano. Qualora il Comitato dovesse optare per la proposta di scioglimento, la palla passerà poi nelle mani del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
La campagna elettorale non decolla
Intanto entro fine settimana i candidati dovranno consegnare le liste con le rispettive coalizioni. Al momento in corsa ufficialmente c’è solo Diego D’Alterio, candidato sindaco della coalizione composta da Partito Democratico, Azione, Italia Viva, Giugliano Democratica, Lista Guarino, Comitato Fascia Costiera.
In dirittura d’arrivo anche l’ufficializzazione della coalizione di Centrodestra che sarà guidata da Giovanni Pianese e composta da 7 forze politiche: Fratelli d’Italia, Forza Italia, una lista formata da Udc e Noi Moderati, Nuovo Psi, Noi con Giugliano e altre due liste civiche.
Resta in bilico il progetto del Terzo Polo di centro che vedrebbe come candidato l’ex Presidente del Consiglio comunale Luigi Sequino. Nei giorni scorsi ci sono state interlocuzioni con il Centrosinistra ma senza nessun accordo raggiunto. Le liste a sostegno di Sequino sarebbero 3, tra cui due civiche una lista Più Europa.
Comunque vada si tratta di una campagna elettorale anomala, fortemente condizionata dall’arrivo della commissione d’accesso.