“Non c’entro nulla, ero contrario allo spaccio di droga a Giugliano”, Catuogno si difende dalle accuse del pentito Caracallo

“Io non c’entro nulla con il business della droga, non sono mai stato d’accordo con quest’affare”. Queste le dichiarazioni rilasciate stamattina da Gennaro Catuogno, alias ‘o scioiattolo, storico affiliato del clan Mallardo poi passato alla fazione scissionista delle Palazzine. Ieri gli è stata notificata una nuova ordinanza, emessa dal gip Colella del tribunale di Napoli per associazione a delinquere di stampo camorristico finalizzata allo spaccio di droga. Stesse accuse anche per Francesco Sarracino (difeso dall’avvocato Rosso Ascanio), il quale si è avvalso della facoltà di non rispondere poiché non era in possesso di tutti gli atti processuali. Catuogno, detenuto a Pesaro, invece ha replicato alle accuse mosse dal neo collaboratore di giustizia Filippo Caracallo che cita i due esponenti del gruppo delle Palazzine come persone organiche alla fazione delle Palazzine dedita allo spaccio di droga sul territorio. Il Riesame annullò l’ordinanza verso Catuogno, ma le dichiarazioni del collaboratore hanno portato i giudici a ritenere necessario un nuovo dispositivo. La nuova ordinanza riprende dunque le ultime ricostruzioni sull’organizzazione dello spaccio a Giugliano più le dichiarazioni del pentito Caracallo, in gran parte omissate. Gli avvocati annunciano ricorso al Riesame.